Analisi prestazioni: RAID 5 e RAID 6

Funzionamento del RAID 5 e RAID 6, al modo in cui vengono effettuati i calcoli di parità e come si comportano queste modalità con il nostro sistema di prova.

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a cura di Patrick Schmid

Analisi prestazioni: RAID 5 e RAID 6

For our RAID tests, we once again use Samsung HM321KJ SATA/300 drives. This time, we benchmarked RAID 5 and RAID 6 setups with three to eight hard drives.

Per i nostri test, abbiamo utilizzato dei dischi Samsung HM321KJ SATA/300. Questa volta abbiamo provato le configurazioni RAID 5 e 6.

Abbiamo parlato molto di RAID negli ultimi mesi. Questa tecnologia, che significa Redundant Array of Independent Drives, è stata inizialmente sviluppata per sorpassare le limitazioni dei drive singoli, che non sono molto affidabili. Il RAID ci riesce combinando più drive in varie configurazioni. Dopo la comparsa in server high-end, le configurazioni RAID, a cui si fa riferimento in base ai livelli RAID, sono diventate abbastanza economiche per entrare nel mercato mainstream. RAID 0 e RAID 1 sono facili da implementare e sono anche i più popolari. Queste configurazioni lavorano creando un cosiddetto stripe set (RAID 0), la divisione dei dati sui dischi, o un mirroring (RAID 1), cioè la duplicazione dei dati. Tuttavia, RAID 5 e RAID 6 sono delle soluzioni eleganti molto utili per applicazioni avanzate.

Abbiamo utilizzato la stessa configurazione di test impiegata per il primo articolo, con l'obiettivo di provare tutte le configurazioni possibili attuabili con il RAID 5 e RAID 6 fino a otto hard disk. Questi due livelli RAID sono molto interessanti per soluzioni di archiviazione server, che puntano molto sullo spazio di archiviazione e sulla sicurezza dei dati. Un RAID 0 offre chiaramente elevate prestazioni, poiché la lettura e scrittura dei dati viene effettuata su tutti i dischi degli array in maniera alternata. Tuttavia, il prezzo da pagare è una bassa sicurezza, poiché se uno dei drive dovesse danneggiarsi, tutti i dati andrebbero persi: con un RAID 0 costituito da cinque drive, la possibilità di perdere i dati è cinque volte superiore rispetto all'impiego di un singolo disco. Il RAID 1 fa esattamente l'opposto, diminuendo le possibilità di perdita dati, ma dimezzando anche la capacità totale dei dischi impiegati.

Il RAID 5 e RAID 6 combinano le prestazioni e la sicurezza, immagazzinando i dati in un set stripe su più dischi, mentre creano anche dati di parità. Mentre il RAID 5 distribuisce le informazioni di parità su tutti i drive, il RAID 6 va oltre, generando informazioni di parità secondarie sul set stripe RAID 5. Una configurazione RAID 5 necessita almeno tre hard disk per evitare la perdita di dati alla rottura di un disco, mentre il RAID 6 può sopravvivere anche con la rottura di due hard disk. Il RAID 5 è popolare tra gli utenti professionisti e nell'ambiente server da diversi anni, mentre il RAID 6 sta guadagnando popolarità per la maggior sicurezza di dati offerta

Diamo ora un'occhiata al funzionamento del RAID 5 e RAID 6, al modo in cui vengono effettuati i calcoli di parità e come si comportano queste modalità con il nostro sistema di prova.