Android è davvero open source solo per pochi intimi

L'indice di opennes di Android, rilevato da VisionMobile, è in assoluto il più basso del mercato. Svettano Eclipse, Linux e WebKit se si guarda ai parametri chiave e non a ciò che dicono le licenze.

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a cura di Dario D'Elia

Android è una piattaforma open source molto discreta: il suo indice "openness" è in assoluto il più basso del mercato mobile. VisionMobile, che è una società specializzata in analisi di mercato e strategia nel settore digitale, ha deciso di analizzare in profondità le qualità open dei sistemi operativi senza badare troppo a ciò che dicono le licenze.

Licenze

Ebbene, nell'Open Governance Index (OGI) la debacle Android nei confronti di Qt, Symbian, MeeGO, Mozilla, WebKit, Linux ed Eclipse è manifesta. Con un solo 23% di opennes è lontana ben 25 punti dal peggiore degli avversari. Svetta Eclipse con ben l'84%. E ironia della sorte molti sviluppatori Android ibridano il suo codice con Google Android Developer Tools (ADT) Plugin. Come ricordano gli esperti però non è raro assistere a operazioni di questo tipo: spesso ci si affida a strumenti multipli per framework multipli per raggiungere obiettivi che possono anche non essere così open come le risorse iniziali.

Open Index

La considerazione di fondo per VisionMobile è che si possa scoprire il livello di apertura in base a pochi semplici parametri: accesso al codice sorgente, possibilità di sviluppo di opere derivate come progetti  spin-off, tipologia di comunità e livello di discriminazione degli sviluppatori, influenza degli sviluppatori nella roadmap del progetto, etc.