Apple brevetta il MacBook Air: gli ultrabook rischiano grosso

Apple ha depositato la richiesta di brevetto per la forma a cuneo del MacBook Air. Se dovesse essere approvata la maggior parte degli ultrabook in commercio potrebbe essere cancellata dalle denunce di Apple. Però c'è un caso di prior art che potrebbe fare da salvagente.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Gli ultrabook potrebbero diventare presto protagonisti di un nuovo e agguerrito capitolo della guerra dei brevetti. Tutto parte dalla notizia che Apple ha depositato all'USPTO (US Patent and Trademark Office) una richiesta per brevettare il MacBook Air. Dalle informazioni che si apprendono la richiesta dell'azienda di Cupertino rivendica la proprietà intellettuale esclusiva sui computer a forma di cuneo.

L'ufficio per la validazione dei brevetti sta analizzando la richiesta, ma il solo sospetto che possa dare il benestare a Apple sta scatenando il panico in Rete. Per chi non lo sapesse, infatti, quasi tutti gli ultrabook in circolazione hanno la caratteristica forma a cuneo, con uno spessore ridotto a un filo in corrispondenza del poggiapolsi e uno maggiore all'altezza delle cerniere del coperchio.

Il brevetto di Apple

Il motivo è progettuale: connettori USB, VGA, HDMI e Ethernet sono voluminosi ma non se ne può fare a meno, quindi per inserirli mantenendo la base il più sottile possibile se ne alza solo una parte, che per motivi ergonomici deve per forza essere quella alta. Il MacBook Air è senza dubbio il primo prodotto fra quelli oggi in circolazione ad avere adottato questa soluzione per unire design e funzionalità: un merito che va riconosciuto ad Apple e che ora, sempre che la richiesta di brevetto sia accolta, potrebbe diventare un'arma distruttiva nelle mani di Tim Cook.

Il fatto è che potenzialmente tutti gli ultrabook in circolazione violerebbero il brevetto della casa di Cupertino. Ci sono rare eccezioni, come per esempio il Folio 13 e quasi tutti gli ultrabook a marchio HP, ma si tratta di casi isolati. Per il resto i vari Asus Zenbook, Acer Aspire, Dell XPS, Samsung Serie 5, eccetera, potrebbero scomparire.

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Il condizionale è d'obbligo perché l'USPTO potrebbe non approvare il brevetto e, anche se così non fosse, non è detto che Apple lo userà per far bloccare le vendite di tutti gli ultrabook del pianeta, anche se non è un'ipotesi da scartare a priori. Del resto in molte delle recensioni che abbiamo pubblicato non abbiamo potuto fare a meno di sottolineare le forti somiglianze di alcuni concorrenti con il prodotto della Mela, e ci sono stati addirittura casi in cui è stato più veloce elencare le differenze che le similitudini.

Cosa succede a chi pensa troppo ai notebook a cono

L'arroganza di Apple quindi in questo caso sarebbe giustificata e francamente pare che in alcuni casi in particolare ci siano davvero poche giustificazioni plausibili per la copia quasi conforme. Stando alle prime analisi che sono state improvvisate dagli esperti in materia sembra che l'unica cosa a cui, nell'eventualità, gli accusati potranno appigliarsi è un caso di prior part, relativo al Vaio X505, un ultrasottile che Sony annunciò nel 2004, che ha una forma che ricorda sia il MacBook Air sia gli odierni ultrabook.

In realtà non sappiamo quanta importanza potrebbe essere data dai giudici a questo particolare, quindi meglio smettere per ora di pensare al cuneo prima di farsi venire la tesa di cono come i protagonisti dell'omonimo film.