Il tentativo di fuga con migliaia di documenti riservati sulla tecnologia HBM è stato sventato all'ultimo momento all'aeroporto di Incheon. Un ex subappaltatore di SK hynix, identificato solo come "Mister Kim", è stato arrestato mentre stava per imbarcarsi su un volo diretto in Cina, portando con sé un tesoro di conoscenze tecnologiche potenzialmente devastante per l'industria dei semiconduttori sudcoreana. L'operazione, condotta dall'Unità Investigativa per la Sicurezza della Tecnologia Industriale della Polizia Metropolitana di Seul, ha messo fine a mesi di indagini su quello che potrebbe essere solo un episodio di una crisi ben più ampia di spionaggio industriale.
Secondo quanto riportato da DigiTimes, l'uomo è stato fermato con l'accusa di violazione delle leggi sudcoreane sulla concorrenza sleale e sul segreto commerciale. Le autorità hanno scoperto che Kim aveva meticolosamente accumulato informazioni riservate sul packaging HBM (High-Bandwidth Memory), una tecnologia cruciale per gli acceleratori di intelligenza artificiale e componenti avanzati, proprio mentre rassegnava le dimissioni dalla sua posizione all'inizio dell'anno.
L'indagine ha rivelato la metodicità con cui il sospettato aveva pianificato il furto: gli inquirenti hanno trovato in suo possesso ben 11.000 immagini di documenti provenienti da SK hynix, accuratamente manipolate per rimuovere ogni traccia di branding aziendale e i contrassegni "confidenziale". Questo meticoloso lavoro di cancellazione delle prove dimostra la premeditazione dell'atto e la consapevolezza della sua illegalità.
Particolarmente audace è stata la mossa di Kim di utilizzare parte di questi documenti rubati nelle sue candidature per posizioni presso aziende cinesi, inclusa HiSilicon di Huawei, trasformando di fatto il materiale trafugato in un proprio portfolio professionale per impressionare potenziali datori di lavoro nel mercato cinese dei semiconduttori.
I dettagli emersi indicano che le informazioni sottratte riguardavano specificamente le tecniche di packaging backend dell'HBM e le metodologie di hybrid bonding, tecnologie essenziali per la produzione di memoria ad alta larghezza di banda. Questo tipo di memoria è fondamentale per gli acceleratori AI, rendendo tali segreti industriali estremamente preziosi per le aziende cinesi che cercano di colmare il divario tecnologico con i leader di mercato sudcoreani.
La Corea del Sud dispone già di deterrenti significativi contro il furto di proprietà intellettuale nel settore dei semiconduttori. I trasgressori possono affrontare multe fino a 71.000 dollari e pene detentive fino a 10 anni. Tuttavia, quando sono coinvolti settori strategici, le sanzioni possono essere ancora più severe. Nonostante questo quadro normativo robusto, le autorità sudcoreane stanno lavorando per rafforzare ulteriormente gli strumenti legali a disposizione, riconoscendo l'importanza cruciale della protezione della proprietà intellettuale per la sicurezza economica nazionale.
Il caso non rappresenta un episodio isolato ma si inserisce in un contesto più ampio di presunte fughe di tecnologia verso la Cina che ha coinvolto anche altri giganti tecnologici sudcoreani come Samsung. La crescente competizione nel settore dei semiconduttori, combinata con le restrizioni commerciali imposte dagli Stati Uniti alla Cina, ha intensificato gli sforzi di Pechino per acquisire tecnologie avanzate attraverso canali non ufficiali, rendendo le aziende sudcoreane bersagli particolarmente attraenti per lo spionaggio industriale.