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Arriva una nuova certificazione per gli alimentatori: ecco 80 Plus Ruby

Il nuovo standard 80 Plus Ruby è dedicato ai data center e punta a un'efficienza di picco del 96,5%.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

Pubblicato il 27/05/2025 alle 14:14

Senza particolare clamore, CLEAResult ha recentemente introdotto una nuova certificazione destinata a rivoluzionare il settore: 80 Plus Ruby. Questo nuovo standard rappresenta un importante passo avanti rispetto alle certificazioni precedenti, stabilendo parametri di efficienza energetica molto più rigorosi per gli alimentatori dei server. La certificazione Ruby richiede che gli alimentatori raggiungano un'efficienza minima del 96,5% al 50% del carico e mantengano almeno il 90% di efficienza sia al 5% che al 100% del carico di lavoro, attraverso diverse tensioni comuni incluse 230 VAC, 277 VAC, 480 VAC e 380 VDC.

Ciò che distingue ulteriormente questa certificazione dalle precedenti è l'introduzione di valori minimi per il fattore di potenza: al 5% del carico, un alimentatore deve garantire un'efficienza del 90% con un fattore di potenza di almeno 0,90, mentre al 20% e al 50% del carico deve raggiungere rispettivamente il 95% e il 96,5% di efficienza, mantenendo in entrambi i casi un fattore di potenza non inferiore a 0,96. Questi parametri potrebbero sembrare dettagli tecnici, ma il loro impatto potenziale è enormemente significativo in termini di risparmio energetico globale.

Il problema è più urgente di quanto si possa immaginare. Attualmente, i data center rappresentano circa lo 0,4% del consumo elettrico negli Stati Uniti, una percentuale che potrebbe sembrare modesta. Tuttavia, le proiezioni indicano che questa cifra potrebbe salire fino al 12% entro il 2028, principalmente a causa dell'espansione dei servizi cloud e dell'intelligenza artificiale. Questo incremento esponenziale rende evidente la necessità di standard più rigorosi come Ruby, che puntano a ottimizzare l'efficienza nella conversione da corrente alternata a corrente continua, uno dei principali punti di spreco energetico nei data center.

L'efficienza energetica nei data center non è più un'opzione, ma una necessità improrogabile.

L'industria sta già rispondendo positivamente a questa sfida. Delta Electronics, uno dei principali produttori di componenti elettronici, ha già sottoposto tre dei suoi alimentatori ad alta potenza al processo di certificazione Ruby. I suoi modelli ridondanti da 5.500 W, progettati specificamente per i server AI, hanno raggiunto un'efficienza fino al 97,5% e un fattore di potenza superiore a 0,96, dimostrando che questi standard ambiziosi sono concretamente raggiungibili con la tecnologia attuale.

Le nuove normative globali stanno già spingendo in questa direzione. Dall'ENERGY STAR americano alla direttiva ErP dell'Unione Europea, i regolatori energetici stanno inasprendo le regole di efficienza. La certificazione 80 Plus Ruby si inserisce perfettamente in questo contesto normativo, ricevendo un sostegno immediato e concreto sia dai regolatori che dai produttori di alimentatori. Questa convergenza di interessi tra sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica rappresenta una rara opportunità per trasformare radicalmente uno dei settori a più alta intensità energetica del mondo digitale.

Fonte dell'articolo: x.com

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