Asus, lo shortage delle CPU Intel potrebbe durare ancora molti mesi

Durante la presentazione dei risultati finanziari del terzo trimestre Jerry Shen, CEO di Asus, ha voluto dire la sua sullo shortage di chip Intel e di come questo stia influenzando Asus.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Questa settimana Asus ha comunicato i risultati finanziari relativi al terzo trimestre del 2018 e il CEO Jerry Shen ha colto l'occasione per dire la sua riguardo la carenza di CPU Intel a 14 nanometri. Abbiamo già visto come, nell'ultimo periodo, Intel fatichi a soddisfare la domanda di processori di ultima generazione e stia tentando di correre ai ripari, sia investendo nelle linee produttive per aumentarne la capacità che tornando ai 22 nanometri (solo per i chipset); secondo alcuni, l'azienda potrebbe inoltre affidare la produzione di chip e chipset entry level a TSMC.

Aumentare la produzione e tenere il passo del mercato è però un processo che richiede tempo e per questo, secondo il CEO di Asus Jerry Shen, le scorte di chip a 14 nm continueranno a scarseggiare fino al secondo / terzo trimestre del 2019.

"Non possiamo rispondere per conto di Intel" ha dichiarato Jerry Shen "per fare un esempio, i datacenter avranno sempre la priorità più alta per Intel, ma non siamo noi a dover spiegare le priorità dell’azienda. Lo shortage avrà effetto maggiormente sui componenti come le schede madre. Al momento crediamo che la situazione non si risolverà prima del secondo trimestre del 2019, probabilmente le cose si sistemeranno nel terzo trimestre. È probabile che, d'ora in avanti fino al prossimo anno, affronteremo molte incertezze in termini di carenze di CPU".

Secondo Shen, proprio lo shortage ha causato il calo di "visibilità operativa" della sua azienda, crollata dal 50% del quarto trimestre 2017 al 20% nello stesso periodo del 2018. Nel terzo trimestre poi i profitti di Asus sono scesi del 43% rispetto allo scorso anno, mentre l'andamento dei primi nove mesi ha registrato un calo del 39% rispetto al 2017.

L'azienda vede in negativo anche le stime per il quarto trimestre per quanto concerne le consegne di componenti PC: mentre solitamente, grazie agli acquisti natalizi, le vendite salgono rispetto al trimestre precedente, quest'anno Asus ha previsto un calo delle spedizioni pari al 5%.

I mercati server e gaming sembrano invece, almeno per ora, non subire in modo marcato gli effetti dallo shortage, facendo registrare vendite in linea con le aspettative di Asus.

Tenendo conto del fatto che nella prima metà dell'anno solitamente non ci sono grandi spedizioni di componenti, se Asus avesse ragione e lo shortage dovesse protrarsi fino al terzo trimestre del 2019, ciò potrebbe significare che Intel ha una serie di ordini arretrati che cercherà di evadere nei prossimi mesi. Secondo Asus però l'azienda di Santa Clara probabilmente non riuscirà a soddisfare questi ordini nel breve periodo.

Per sopperire alla carenza di chip Intel, Asus potrebbe rivolgere l'attenzione ai processori di AMD, anche se si tratta di una soluzione praticabile solamente nei mercati dove AMD gode di un buon nome e la richiesta è sufficientemente alta.