Qualche settimana fa nVidia e ATI si sono attaccate l'un l'altra sul design delle loro schede grafiche di fascia alta: meglio le soluzioni "multi-chip" di ATI o quelle con una sola GPU, come l'ultima serie GTX 200? Entrambe hanno messo in campo le loro argomentazioni, ma, come sempre, sarà il mercato a stabilire che ha fatto la scelta migliore In seguito alla presentazione della nuova gamma nVidia, ATI è tornata sull'argomento, pronosticando per la concorrenza l'addio alle GPU monolitiche per percorrere lo stesso cammino intrapreso dai suoi ingegneri.
"Credo che i nostri avversari sceglieranno la nostra stessa strategia per la loro prossima fascia alta. Hanno realizzato la loro ultima GPU monolitica", ha affermato Rick Bergman, boss della divisione grafica di AMD. Secondo Bergman - e a differenza di quanto dichiarato da nVidia - il design a due chip per i prodotti di fascia alta è nato da un'attenta analisi delle rese e della scalabilità, e non è in alcun modo relazionata ai problemi finanziari di AMD. Inoltre, continua il boss di ATI, il nuovo core di nVidia non sarebbe stato pensato per essere utilizzato anche nei notebook, data la sua area, i consumi e il calore sprigionato.
"Sulla carta l'approccio di AMD è buono. Se funziona, potrà cambiare ilmodo in cui vengono realizzate le GPU, ma non lo sapremo ancora per un po' di tempo", ha affermato Jon Peddie, esperto di mercato.
Infine, parlando della tecnica di renderizzazione Ray Tracing, sperimentata soprattutto da Intel, sia Bergman che Jon Peddie hanno concordato nel definirla una tecnologia non ancora pronta per sbarcare nel mercato dei videogiochi, almeno per i prossimi 2-5 anni.