Bill Gates non ama la licenza GPL

Il mondo Open cresce, ma c'è un problema per Bill Gates: la licenza GPL, che non permette la crescita e l'evoluzione del mercato.

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a cura di Manolo De Agostini

Bill Gates ha dichiarato di non apprezzare la licenza GPL - GNU General Public License - utilizzata dal mondo open source, primo fra tutti Linux. Il boss di Microsoft ha detto la sua partendo dal concetto di profittabilità, affermando che l'open source non permette la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo delle imprese. Insomma, Gates ha fatto capire che non sarebbe stato possibile mettere in piedi una corporation come Microsoft grazie all'open source, sebbene il software libero stia crescendo davvero bene, come da lui stesso ammesso e confermato dal cambio di politica di Microsoft.

"C'è il software libero e c'è l'open source", ha dichiarato Gates affermando che "Microsoft soddisfa i bisogni dei paesi in via di sviluppo regalando il proprio software". "Con il software open source, d'altra parte, c'è una cosa chiamata GPL, con cui non siamo d'accordo. L'open source si trova sotto una licenza che non permette a nessuno di migliorare il software, impedendo la creazione di posti di lavoro e mercato", concedendosi poi un'analogia con il modo farmaceutico "Se inventate un farmaco, credo che dovreste essere in grado di ottenere dei ricavi dal vostro lavoro".

La GPL taglia le gambe ai profitti e quindi all'innovazione, perchè per sviluppare serve denaro. Per Gates si tratta quindi di un problema per il mondo Open. Concordate con lo Zio Bill?