ChatGPT consuma troppa acqua, fino a 500 ml per poche chiacchiere

Un nuovo studio rivela che l'addestramento delle intelligenze artificiali richiede una quantità enorme di energia e acqua, con un impatto ambientale significativo

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Secondo uno studio pubblicato da alcuni ricercatori dell'Università di Colorado Riverside e dell'Università del Texas Arlington, l'addestramento di intelligenze artificiali richiede non solo una quantità enorme di energia ma anche una quantità enorme di acqua.

Lo studioancora senza peer review, conferma una realtà nota da tempo: i data center, e la moderna tecnologia in generale, hanno un problema di sostenibilità. La novità è che finora non si era parlato molto del consumo di acqua - ci si riferisce all’uso per i sistemi di raffreddamento dei data center stessi.

I dati rivelano che, per addestrare GPT-3, Microsoft ha consumato oltre 700.000 litri d'acqua. Secondo lo studio, l'acqua utilizzata da Microsoft per raffreddare i propri data center negli Stati Uniti durante l'addestramento di GPT-3 sarebbe stata sufficiente a produrre "370 auto BMW o 320 veicoli elettrici Tesla" .

Inoltre, "ChatGPT ha bisogno di bere [l'equivalente di] una bottiglia d'acqua da 500 ml per una semplice conversazione di circa 20-50 domande e risposte", nota il documento. "Anche se una bottiglia d'acqua da 500 ml potrebbe non sembrare troppo, la somma totale dell'impronta idrica per l'inferenza è comunque estremamente grande, considerando i miliardi di utenti di ChatGPT".

Sicuramente è un’informazione che andrebbe presa con la massima serietà, ma al momento non sono certo che le aziende coinvolte stiano facendo abbastanza. Da una parte tutti i colossi del settore (Amazon, Microsoft, Google, Apple …) non perdono occasione per dirci quanto sono ecosostenibili, e quanto siano fantastiche le loro iniziative in favore dell’ambiente.

Dall’altra però c’è sempre il tema greenwasing, e tante volte non si riesce a capire se un’azienda sta davvero facendo qualcosa di concreto oppure sono tutte chiacchiere - ma sappiamo che spesso e volentieri sono chiacchiere.

Una cornice desolante, in cui dobbiamo inserire anche la crisi idrica che ha colpito l’Europa negli ultimi due anni, con casi di siccità anche molto gravi come quello italiano. Ma è una crisi anche globale, con conflitti in tutto il mondo legati all’acqua come risorsa strategica.

Che gli algoritmi ne consumino così tanti, dunque, è una pessima notizia.

Immagine di copertina: 123RF