Chrome compie 3 anni, il piccoletto è un gigante

Chrome è al suo terzo compleanno e Google lo festeggia con una pagina celebrativa che ripercorre il suo breve ma intenso cammino. Ora la parola d'ordine è migliorare semplicità, velocità e sicurezza per sferrare l'attacco finale a Internet Explorer e Firefox.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Google Chrome compie tre anni e si afferma come il browser (Confronto Browser: IE9, Opera 11.50, Firefox 5, Chrome 12 e Safari 5) più giovane installato sul nostro computer, protagonista di una rapida crescita che lo ha portato ad accaparrarsi il 23,16% del mercato (dato StatCounter relativo ad agosto 2011). Tutto è iniziato nell'agosto del 2008, quando in Rete apparve un fumetto che esordiva così: "Da oggi quelle che useremo per la navigazione quotidiana sul web non saranno più solo pagine web. Saranno applicazioni"

Google Chrome compie tre anni: tanti auguri!

L'annuncio ufficiale della nascita di Chrome è arrivato però il 1 di settembre negli USA, quando fu resa disponibile per il download la prima beta della versione per Windows. Linux e MacOS furono supportati solo in un secondo momento.

Quello che si era preposta Google con la creazione di Chrome era un browser basilare e pulito, in cui fosse integrato solo il necessario. Di tutto questo oggi ritroviamo la semplicità della grafica, a cui si sono aggiunte miriadi di funzionalità (Gmail, Google Docs e Google Calendar anche offline) che hanno consentito addirittura all'azienda di Mountain View di basare un intero sistema operativo sulle spalle del browser.

In occasione del terzo compleanno di Chrome, il team di sviluppo ha riassunto la breve storia del browser in una infografica interattiva realizzata in HTML 5, in cui sono riassunti i passi principali compiuti dal browser e della concorrenza.

Il fumetto con cui Google ha annunciato l'arrivo di Chrome nel 2008 - Clicca per ingrandire

Ora non resta che guardare al futuro: come illustrato nella pagina celebrativa dell'anniversario di Chrome, i prossimi obiettivi sono l'aumento della velocità, della semplicità e della sicurezza, mediante l'implementazione di una serie di nuovi strumenti, alcuni dei quali sono già disponibili. Per quanto riguarda la velocità, gli sviluppatori stanno continuando a lavorare sulla nuovo motore JavaScript V8 Crankshaft, che secondo l'azienda ha migliorato le prestazioni del 66 percento.

È stata inoltre introdotta una casella di ricerca integrata e che fornisce link diretti a ogni pagina delle impostazioni, per velocizzare le procedure di personalizzazione e controllo di Chrome. La barra degli indirizzi (omnibox) suggerisce automaticamente il completamento degli indirizzi web, ed è attivabile la funzione Instant per accelerare le ricerche, visualizzando i risultati di search e pagine web nella finestra del browser prima ancora che venga premuto il tasto Invio.

Con questo grafico Microsoft gongola sulla diffusione di IE9 su Windows 7. Chrome però è al secondo posto.

Anche per quanto riguarda la semplicità Chrome ha fatto passi in avanti dal debutto, mediante l'introduzione dell'anteprima di stampa e del visualizzatore PDF direttamente integrato nel browser, che consente anche di salvare le pagine direttamente in versione PDF. Inoltre, sono ora disponibili screen reader standard come JAWS, NVDA e VoiceOver per agevolare la consultazione web a chi ha problemi visivi.

Infine, per quanto riguarda la sicurezza, Chrome ha integrato il Flash Player di Adobe con protezione di livello "sandbox" per mettere al riparo dai malware che si annidano nei contenuti flash, e grazie al visualizzatore PDF integrato non richiede l'installazione di plugin Adobe privi di protezione.

L'ultimo dato curioso che vale la pena riportare sono le statistiche pubblicate da Microsoft per vantarsi del successo di IE9. Stando ai dati di NetApplications relativi ai browser installati a livello globale ad agosto sui PC con Windows 7, è vero che il prodotto di Microsoft è quello più diffuso, con il 20,4% su base mondiale, ma la seconda piazza è in mano a Chrome 13 (Ecco Chrome 13 e Google Voice per l'Italia) con il 18,3%. Microsoft può dirsi soddisfatta, ma non ha di che dormire sugli allori!