Chromebook a rischio: il nome genera confusione

Il nome Chromebook violerebbe un marchio registrato nel 2010 da Isys, che produce il ChromiumPC Modular Computer. L'azienda chiede che venga bloccata la vendita dei prodotti con Google Chrome OS.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Isys Technologies sta cercando di bloccare l'arrivo sul mercato dei Chromebook perché violerebbero, con il loro nome, il marchio registrato ChromiumPC. L'azienda statunitense ha chiesto formalmente ad Amazon e Best Buy, che hanno già avviato le prevendite dei Chromebook di Acer e Samsung, di bloccarne la commercializzazione e di annullarne il debutto, previsto per il 15 giugno.

Xi3 ChromiumPC Modular Computer

Secondo Isys, i Chromebook avrebbero un nome troppo simile a quello del desktop modulare Xi3 ChromiumPC Modular Computer (Chrome OS sui desktop? In una lattina di Coca Cola), un PC compatto il cui nome a quanto pare è stato depositato nel giugno 2010 e che è pubblicizzato come il "primo desktop in grado di eseguire qualsiasi sistema operativo open-source basato su Internet", anche se da nessuna parte è stato specificato di quali sistemi si tratterebbe (ma ci sarebbe Chrome OS).

Il nome del desktop modulare è un marchio registrato, e per questo l'azienda produttrice chiede che venga cambiato quello Chromebook usato dai prodotti Google. Jason A Sullivan, presidente e amministratore delegato di Isys Technology, ha dichiarato che "non neghiamo a nessuno la possibilità di creare nuovi prodotti e di metterli in vendita, ma non devono violare la nostra proprietà intellettuale".

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A quanto pare Isys avrebbe provveduto a contattare Google in via amichevole affinché risolvesse la disputa senza bisogno di ricorrere al giudice, ma il risultato sarebbe stato un nulla di fatto: "nonostante i nostri sinceri sforzi per risolvere la questione amichevolmente con Google, abbiamo chiaramente raggiunto un vicolo cieco. Non abbiamo altra scelta che chiedere l'intervento del giudice".

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E pensare che Google avrebbe voluto battezzare i notebook con Chrome OS "Speedbook", ma aveva scoperto che il nome era coperto da copyright, quindi lo aveva cambiato per evitare problemi. A quanto pare, però, qualcuno aveva già pensato anche a Chromebook, o per lo meno a qualcosa di simile. Adesso non resta che stare a vedere cosa ne pensa il giudice della somiglianza fra Chromebook e ChromiumPC, e se riterrà che gli utenti possano essere tratti in inganno dall'assonanza.