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Cosa si può fare con un Chromebook? L'abbiamo provato per qualche settimana: ecco pro e contro di questa soluzione.

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a cura di Elena Re Garbagnati

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Come accennato il Chromebook che abbiamo provato è un prodotto di buona qualità costruttiva, con una base solida e ben curata che per un prodotto a basso costo non è scontato. Detto questo per il nostro esperimento non era il prodotto più adatto. Per esempio manca un'uscita video qualsiasi, quindi non è possibile usare un monitor esterno.

Non è un problema comune a tutta la categoria: nelle specifiche dettate da Google l'uscita video è contemplata, probabilmente in questo caso non è stata reputata necessaria perché si parla di un prodotto di fascia economica per l'education.

Lo schermo ha una risoluzione di 1366 x 768 punti, che è adatta alle dimensioni dello schermo: se fosse maggiore penalizzerebbe le leggibilità dei contenuti. Inoltre ha il vantaggio che si legge bene in qualsiasi condizione d'uso grazie al trattamento opaco e alla buona luminosità.

La tastiera è decisamente migliore di quanto ci aspettassimo: il piano d'appoggio è solido, i tasti a isola sono ben distanziati (3 millimetri), attorno alle frecce direzionali c'è spazio quindi sono facili da individuare alla cieca, ci sono i tasti per il controllo del volume e della luminosità e in più tutti quelli relativi al browser. Si riesce subito ad avere una digitazione veloce e precisa senza bisogno di tempo per prenderci la mano.

HP Chromebook 11

È una peculiarità dei Chromebook la mancanza dei tasti funzione. Certo non mancano le alternative, per esempio con il doppio clic si entra lo stesso in una cella di Fogli (Excel) per modificare il testo, è solo questione di abitudine. Non si sente invece la mancanza dell'F5 per il refresh delle pagine web: c'è il tasto apposito, con la stessa grafica del browser Chrome, e ci sono anche quelli per navigare avanti e indietro fra le pagine o per visualizzare una pagina web a schermo intero.  

Non è all'altezza invece il touchpad, che ha un ritardo accentuato nei movimenti. Il doppio tap per le selezioni spesso non va a buon fine e bisogna premere l'angolo in basso, che fa le veci del pulsante sinistro del mouse. Nelle impostazioni si possono definire solo la velocità, il tap per fare clic (si/no) e lo scorrimento (tradizionale o australiano). Alla fine abbiamo collegato un mouse USBperché il touchpad di questo HP è semplicemente frustrante, per non dire irritante. 

HP Chromebook 11

Inoltre il tocco con due dita dovrebbe fare clic destro, ma non funziona quasi mai e quando viene visualizzato il menu contestuale è insoddisfacente. Per esempio, da Gmail su un allegato manca la voce "apri con", quindi non si possono aprire i file con un programma a scelta, a meno di aprire prima l'anteprima, e poi da lì selezionare la voce "apri con". Su Google Drive invece il tasto destro funziona, quindi il comportamento anomalo varia a seconda delle applicazioni. 

Anche gli altoparlanti interni sono discutibili, ma non peggiori di un notebook di pari prezzo e dimensioni. Volendo si risolve usando la riproduzione con casse Bluetooth esterne o usando un paio di auricolari.Per il resto non mancano la webcam per le videochat e Wi-Fi, che è l'unico modo per collegarsi in Rete. Da notare il supporto multiutenza, che permette a più persone in casa di usare il portatile mantenendo la propria privacy.

Altro punto da sottolineare è l'inaccessibilità a tutti i componenti, batteria compresa: non ci sono sportelli. Soprattutto per la batteria l'idea non è delle migliori.

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Il nostro responso dal punto di vista dell'usabilità hardware per quella che è stata la nostra esperienza e per le nostre necessità, è che per essere un prodotto valido da usare per lavorare il Chromebook dovrebbe offrire almeno un'uscita video e un touchpad di buona qualità. Come scelta ultraeconomica per uno studente basta un touchpad migliore di quello che abbiamo provato.