Cinebench 2024 massacrerà anche le GPU grazie a Redshift

Cinebench 2024 promette di ridefinire il metodo di valutazione di CPU e GPU, allargando la compatibilità a piattaforme non disponibili prima.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Maxon, nome alquanto conosciuto nel mondo dei benchmark per PC, ha stupito tutti con il rilascio di Cinebench 2024. Questo rinnovato strumento di test promette di ridefinire il modo in cui valutiamo le prestazioni di CPU e GPU, allargando la compatibilità a piattaforme non disponibili prima d'ora.

La principale novità di Cinebench 2024 è la reintroduzione del benchmark dedicato alle GPU dopo dieci anni di assenza. Questo sviluppo è attribuito all'integrazione di Redshift, il motore di rendering predefinito di Cinema 4D. Grazie a Redshift, Cinebench 2024 può ora eseguire gli stessi algoritmi di rendering su entrambe le implementazioni di CPU e GPU. Si tratta di una novità assoluta, in quanto risponde alle crescenti esigenze dei moderni flussi di lavoro e dei software creativi che si affidano in larga misura alla potenza delle GPU.

Cinebench 2024 offre anche una maggiore compatibilità con piattaforme differenti, rendendo più facile il confronto delle prestazioni tra sistemi diversi. Il benchmark supporta ora l'architettura x86/64 su Windows e macOS, nonché l'architettura ARM64. Questo include la compatibilità con Apple Silicon su macOS e Qualcomm Snapdragon su Windows. Per eseguire Cinebench 2024, è necessario una CPU che supporti AVX2, ad esempio un processore Intel Core mainstream della generazione Haswell o più recente, oppure una CPU AMD basata sull'architettura Excavator o più recente.

Redshift è progettato per valutare le prestazioni dei sistemi dotati di processori grafici AMD, Nvidia e Apple. Tuttavia, è importante notare che le GPU Intel, sia integrate che discrete, non sono ancora supportate. Inoltre, non viene menzionato il supporto per le GPU Adreno o Mali notoriamente utilizzate nei SoC ARM di Qualcomm e MediaTek.

Indipendentemente dalla piattaforma utilizzata, Cinebench 2024 esegue il rendering della stessa scena nello stesso modo come test. Ciò permette di paragonare in modo facile e veloce le prestazioni di Redshift con accelerazione grafica e senza o in base alla piattaforma.

Per eseguire questo benchmark, è necessario un sistema con almeno 16GB di RAM. Inoltre, il rendering della scena predefinita del benchmark richiede uno sforzo di calcolo sei volte superiore rispetto al predecessore, fornendo una rappresentazione più accurata degli ambienti di lavoro contemporanei.

Cinebench 2024 vanta anche un'interfaccia utente rinnovata che mette in mostra i risultati artistici resi possibili dal motore di rendering Redshift in Cinema 4D. È stata progettata per essere più intuitiva, facilitando la navigazione e l'utilizzo del benchmark da parte degli utenti.

Potete scaricare Cinebench 2024 direttamente dal sito web di Maxon se siete interessati a spingere il vostro hardware al limite. Per ulteriori dettagli tecnici, potete consultare la pagina relativa all'annuncio di Cinebench 2024 sul sito di Maxon.