Conclusioni: il riconoscimento vocale è possibile, ed è efficiente

Recensione - Test di Dragon Dictate 11 per Windows e Dragon Dictate 2.5 per Mac

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Conclusioni:  il riconoscimento vocale è possibile, ed è efficiente

Le conclusioni di questo articolo, come tutto il resto del testo, sono scritte con Dragon. Ovvero, sono dettate. Per farvi capire quale sia il grado di efficienza di riconoscimento dell'applicazione dopo alcune ore d'uso, inseriremo tra parentesi tutti gli errori che Dragon ha compiuto durante la dettatura di questa pagina. Alcuni sono buffi, alcuni imprevedibili, altri probabilmente dovuti a una scansione di parole, congiunzioni e articoli non perfetta.

La scansione delle parole in Dragon Dictate non è perfetta e alcuni errori sono abbastanza grossolani...

Dragon Dictate (di tette) ci ha soddisfatto. Non non è un'applicazione facile, bisogna avere pazienza, addestrarla, perfezionarne il vocabolario, dedicare del tempo per migliorarne il riconoscimento vocale.

Una volta configurato e addestrato a dovere però, Dragon fa bene il suo lavoro. L'applicazione è in grado di riconoscere più del 90% del testo dettato, nella maggior parte dei casi, quasi il 100%. Dragon inciampa spesso nel riconoscimento di nuovi termini, neologismi, parole in lingua straniera che non siano di uso comune nell'italiano. Problemi del tutto comprensibili, anche perché Nuance non poteva certamente includere i vocaboli di tutte le lingue del mondo all'interno del vocabolario di Dragon (grano).

Un altro errore tipico è il salto dalla congiunzione. A volte capita, infatti, che Dragon si perda una e, oppure una a. Questo è dovuto però anche alla pigrizia di chi detta il testo, che deve ricordare sempre di scandire bene le parole e soprattutto, congiunzioni, articoli e (che) ogni piccola particella che compone le frasi.

Come vedrete dalla quantità limitata di parole tra parentesi in questo testo, Dragon si è dimostrato efficace e abbastanza affidabile da poterlo considerare un ottimo strumento di lavoro. Chi scrive centinaia di e-mail, redige (re dice) dozzine di pagine di documenti e arriva a fine serata con le dita doloranti per la digitazione dovrebbe provare questo software. L'acquisto è consigliato anche ai buoni dattilografi, ma chi ha più da guadagnare da un'applicazione di riconoscimento vocale è sicuramente chi ha più difficoltà con la tastiera.

Infine ci teniamo a ricordare che applicazioni come Dragon Dictate danno modo di operare su un computer a chi ha veri e propri impedimenti fisici. Queste tecnologie svolgono quindi anche un importante ruolo sociale: un motivo in più per tenerle in massima considerazione.

Dragon Dictate con auricolare wireless

Attenzione anche a non considerare Dragon come un'alternativa ad alcune attività comuni relative alla dettatura vocale. Per esempio, con Dragon non è possibile sbobinare interventi a seminari o altre registrazioni vocali che non siano state effettuate dettando in maniera rigorosa. Per esempio, come avete notato, è necessario dettare la punteggiatura per esteso; diversamente Dragon scriverebbe una sequela di testo senza alcuna pausa.

Ci sono situazioni lavorative e ambientali che rendono Dragon molto meno utile, se non totalmente inusabile. Un ufficio molto rumoroso, la presenza di forti rumori ambientali, oppure l'impossibilità di dettare con calma e scandendo con cura e precisione le parole. Chi non ha nessuno di questi problemi, consideri la prova del prodotto.

Abbiamo provato la versione di Dragon Dictate Mac, in vendita a 200 euro e che include nella confezione un auricolare Plantronics con filo. A 100 euro in più è disponibile la versione con l'auricolare wireless. I prezzi per l'edizione per PC Windows sono simili. La versione per Windows ha poche differenze, tra cui la possibilità di effettuare il riconoscimento di file audio registrati in precedenza.