Consumi schede video e legge europea, la risposta di AMD

AMD interviene sulla notizia che vuole l'Unione Europea vicina a fissare paletti stringenti sull'efficienza energetica delle schede video. L'azienda rilascia una risposta interlocutoria e la fonte, Nordichardware, promette nuove informazioni a breve.

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a cura di Manolo De Agostini

AMD non si sbilancia sulla presunta legge dell'Unione Europea che dovrebbe imporre alle proprie schede video, e quelle di qualunque altra azienda, importanti paletti in tema di efficienza energetica. Il tema è balzato all'onore delle cronaca a inizio settimana, quando il sito NordicHardware ha affermato di avere "informazioni esclusive su una legge che entrerà in vigore nell'Unione Europea. Questa richiede che le schede dedicate e integrate rientrino in determinati standard energetici. AMD è preoccupata per la prossima generazione di schede video, e di come questa legge le impedirà di venderle sul territorio dell'Unione".

Vi abbiamo riportato prontamente la notizia, poiché molto interessante e potenzialmente portatrice di effetti devastanti per il settore. Al tempo stesso vi avevamo promesso che avremmo contattato i due principali produttori di schede video per fare luce sulla vicenda. AMD, chiamata in causa direttamente dal sito svedese, ha replicato quanto segue.

"AMD riconosce il considerevole e prezioso lavoro della Commissione Europea nello sviluppo della Direttiva EcoDesign (ErP) Lot 3 per i PC e i Monitor. AMD può vantare un percorso consolidato nella riduzione dei consumi energetici per le proprie tecnologie e di collaborazione con i decisori e gli stakeholder in tutto il mondo, per favorire l'implementazione di regole costruttive. AMD continuerà a collaborare allo sviluppo di una regolamentazione UE sostenibile che possa portare vantaggio ai consumatori e alle imprese, sostenere il progressivo sviluppo di tecnologie innovative e assicurare la competitività a livello europeo. Dal momento che questo sforzo da parte della Commissione Europea deve ancora essere finalizzato, AMD non ha e non intende commentare le speculazioni in merito a una regolamentazione non ancora definitiva".

Nvidia non ci ha dato una risposta articolata, ma la nostra sensazione è che la posizione di AMD sia anche quella del produttore di schede GeForce. E Nordichardware? Il sito ha promesso aggiornamenti sul tema, ma nel frattempo ha anche fatto due update all'articolo originale in cui precisa due punti. Per prima cosa continua a dire che la fonte è qualcuno all'interno di AMD. Non sappiamo chi sia ovviamente, ma dev'essere qualcuno in cui il sito ripone estrema fiducia.

Nel secondo aggiornamento si va a correggere un dettaglio. L'autore della notizia scriveva che "la Commissione vuole impedire che le schede video dedicate del gruppo G7 superino i 320 GB/s" e che "Per i chip per notebook il limite sarà solo 225 GB/s". Le due frasi sono state "sbarrate", in modo da segnalarne l'errore.

"Dopo il feedback di nostri stimati lettori è emerso che le schede grafiche sopra indicate sono esenti dagli effetti della normativa. Significa che le soluzioni grafiche future di fascia molto alta non sono in pericolo. AMD è tuttavia ancora preoccupata circa l'attuale e la futura generazione di schede video a causa dei cambiamenti che si applicano a tutti i segmenti sotto quel valore di bandwidth", ha scritto il sito svedese. Ora non rimane che attendere un possibile nuovo aggiornamento, che dovrà necessariamente portare delle prove inconfutabili del malumore di AMD e dettagli sui nuovi limiti stringenti, altrimenti si tratterà solo di tanto rumore per nulla.