Il DeltaE definisce l'accuratezza cromatica

Ogni utente ha esigenze diverse, perciò facciamo chiarezza su quali specifiche sono importanti e quali meno, in base a ogni categoria.

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a cura di Tom's Hardware

Dopo aver definito la gamma di un monitor e la quantità di colori che può riprodurre, bisogna capire quanto questi due dati siano accurati. La deviazione dei valori ottenuti dai test rispetto agli standard da raggiungere indicano il DeltaE, ovvero la variazione di errore presente nel monitor. DeltaE è un nome generico, si può calcolare il DeltaE di qualsiasi dato, ma nel caso dei monitor interessano gli errori di due fattori, ovvero proprio la gamma ed il gamut.

L'errore della gamma deve essere il più basso possibile per non avere una luminanza errata durante la visione dei contenuti che ci interessano, in modo da poter vedere ogni dettaglio ed evitare un fastidioso effetto chiamato "image clipping", letteralmente "taglio dell'immagine". La traduzione letterale fa presagire di cosa si tratta: non è altro che la perdita di dettagli causata da una gamma troppo bassa - ad esempio quando non si vedono dei particolari neri in una zona buia dello schermo - o troppo alta, quando tutto è sbiadito e a stento si vedono piccoli dettagli.

Per quanto riguarda il DeltaE del gamut, la soglia dell'errore visibile è posta ad 1%. Sotto questa soglia il monitor può essere definito professionale. Superando il 3% di errore invece l'accuratezza cromatica ne risente non poco, rendendo un monitor sconsigliabile anche se si tratta di un prodotto orientato al gioco, dato che ad oggi esistono pannelli TN con un DeltaE che può essere paragonato a un IPS di fascia molto alta.