Cos’è ThruthGPT, l’AI di Elon Musk

Elon Musk ha annunciato TruthGPT, un'IA progettata per la "massima ricerca della verità", ma la sua visione anti-woke e il suo passato controverso sollevano dubbi sulla sua credibilità

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il progetto AI di Elon Musk, di cui abbiamo avuto notizia solo ieri, sta prendendo forma e nome. Il miliardario ha infatti diffuso alcuni dettagli su “TruthGPT”, un algoritmo progettato per la “massima ricerca della verità". O, almeno, la verità secondo Elon Musk.

"Ho intenzione di creare qualcosa che chiamerò TruthGPT, ovvero un'IA alla massima ricerca della verità che cerchi di comprendere la natura dell'universo", ha detto Musk in un’intervista a Fox News. "E penso che questa possa essere la strada migliore per la sicurezza, nel senso che un'IA che si preoccupa di capire l'universo difficilmente annienterà gli esseri umani perché siamo una parte interessante dell'universo".

Già così è lecito sollevare almeno un sopracciglio: ammesso e non concesso che nasca un’AI capace di “comprendere l’universo” (auguri), poi per quale curiosa ragione questa AI dovrebbe pensare gli umani sono una “parte interessante”? Le parole di Musk possono risultare ambigue, ma d'altra parte spesso si è divertito a fare il troll, quindi meglio essere prudenti nel giudizio. Il nome TruthGPT, tra l’altro, non è una novità: Musk lo aveva già citato su Twitter a febbraio 2023.

Ma di quale verità parla il fondatore di Tesla? Beh, in più di un’occasione si è lamentato perché secondo lui ChatGPT e altre AI sarebbero viziate, persino contaminate, dalla cosiddetta mentalità woke. Una cosa che non è facile definire: per alcuni è una minaccia alla sopravvivenza della società moderna, una macchinazione oscura il cui obiettivo è istituire un nuovo ordine mondiale. Per altri, la mentalità woke non è che un delirio vagheggiante di vecchi tromboni troppo attaccati ai loro privilegi. In mezzo a queste due posizioni, un deserto in continua espansione.

Musk si è schierato senza esitazioni sul fronte anti-woke, arrivando a parlare di rischio esistenziale, in riferimento alle AI con “addestramento woke”.

Dunque, se è vero che la mentalità woke diffonde falsità, allora TruthGPT di Elon Musk si farà carico di “cercare la verità”. Venendo da un uomo che in passato ha diffuso fake news, e che ha attivamente cercato di alterare la narrativa su sé stesso, il discorso sulla “verità” tuttavia lascia un po’ perplessi. Alla fine, c'è sempre qualcuno che cerca di stabilire quale sia la verità per tutti gli altri: quel qualcuno può rappresentare un tipo di potere diverso, una diversa linea di pensiero, ma non è ancora successo che fosse una voce davvero disinteressata e obiettiva (cosa che di per sé è un mito). E non sembra che Elon Musk sia il candidato ideale per rompere tale tradizione.

Parlando di OpenAI, Musk, poi, ha rilevato che la società ora ha fini di lucro, mentre all’inizio non era così. Questo, secondo lui, potrebbe interferire con l'etica dei modelli di intelligenza artificiale. Per questo sarebbe necessario TruthGPT, il che lascia intendere che sarebbe un progetto senza fini di lucro.

In ogni caso, a di là delle opinioni su Elon Musk, è chiaro che la questione AI solleva dubbi più che legittimi, e i rischi citati andrebbero presi in seria considerazione. Speriamo che la riflessione su questi temi proceda spedita verso una qualche soluzione, perché la tecnologia di certo non si fermerà ad aspettare.

Immagine di copertina: leirbagarc - 123RF