CPU x86 Nvidia, la FTC ha in mano il jolly

Se la FTC riuscirà a costringere Intel ad concedere le proprie licenze a terzi, Nvidia potrebbe svelare la propria CPU x86 nel 2011.

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a cura di Manolo De Agostini

La denuncia della FTC contro Intel per abuso di posizione dominante ha riacceso l'immaginario collettivo su possibili sviluppi. La Federal Trade Commission ha messo le mani avanti, affermando che non si arriverà allo smembramento di Intel in diverse entità per contenerne il monopolio, ma si limiterà a chiedere che l'azienda ponga fine ai comportamenti anticoncorrenziali che l'hanno portata a questo punto. Per Intel da questa denuncia non è in arrivo neanche una multa, sempre secondo la FTC.

Intel, dal canto suo, ha già dato la propria risposta immediatamente dopo la notizia, affermando di avere valide ragioni per credere che il procedimento della FTC sia stato condotto malamente. L'amministratore delegato di Intel, Paul Otellini è tornato a parlare della vicenda precisando che la FTC non ha alcun potere per infliggere una multa.

Secondo Otellini, la FTC vuole forzare Intel a concedere in licenza la propria tecnologia agli avversari e vuole proibirle di fare sconti a volume ai grandi clienti. Inoltre, molte delle rimostranze fatte dall'agenzia statunitense sarebbero state già risolte nel recente accordo con AMD. Inoltre, per quanto riguarda il compilatore progettato per rallentare i processori concorrenti, Otellini è netto. "Inizialmente anche la Commissione Europea aveva fatto questa affermazione e in seguito l'ha ritrattata perché non c'erano prove in merito".

Infine, per quanto riguarda il mondo delle schede grafiche, Otellini afferma che la FTC non ha alcuna prova.

"Parte delle accuse della FTC riguardano il mondo della grafica senza che abbiamo mai guardato dentro Intel e in ogni scoperta.... infatti, abbiamo sentito parlare di grafica per la prima volta l'otto dicembre e ci hanno denunciati circa una settimana dopo". Otellini, quindi, riafferma che la vicenda è stata condotta malamente e che la FTC abbia proceduto ugualmente, in tutta fretta, per diverse ragioni interne.

Da questa causa potrebbero però aprirsi scenari del tutto imprevisti. A dichiararlo è il blogger del New York Times, Ashlee Vance. "Non è un segreto che Nvidia sta lavorando su un chip x86 dal 2007".

Vance afferma che i costi di ricerca e sviluppo di Nvidia sono passati da 352 milioni del 2006 a 856 milioni dello scorso anno e l'azienda è formata da almeno 70 ingegneri precedentemente parte di Transmeta, un produttore di CPU x86 defunto.

Tra questi "acquisti" di Nvidia ci sarebbero esperti altamente preparati per il test e la verifica di soluzioni x86. "Alcuni di questi esperti possono aver a che fare con altre aree, ma è come avere un pilota di Formula 1 alla guida di un taxi", ha sentenziato David Kanter di Real World Technologies.

Insomma, stando a Vance, le voci di questi anni sul presunto sviluppo di una CPU x86 Nvidia sono vere e si potrebbe vedere qualcosa di concreto nel 2011. Tuttavia (c'è un però...), Nvidia non ha la licenza x86 e proprio su questo punto la causa della FTC potrebbe entrare in gioco. La FTC potrebbe costringere Intel a concedere la licenza - e altri lascia passare altrettanto interessanti - ad altre aziende. Ed ecco che Nvidia avrà la propria CPU.