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Immagine di DJI Mic 3, il nuovo microfono wireless compatto perfetto per i Creator | Test & Recensione
Hardware

DJI Mic 3, il nuovo microfono wireless compatto perfetto per i Creator | Test & Recensione

Microfoni wireless ultracompatti (16g) con 32GB memoria, registrazione 32-bit float, portata 400m e autonomia 28h. Perfetti per creator e professionisti.

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Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Pubblicato il 28/08/2025 alle 14:00
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  • Pro
    • Trasmettitori più piccoli e leggeri
    • Autonomia
    • 32 GB a bordo
    • Registrazione in 32-bit float e 24-bit lossless
    • Tante funzioni aggiuntive
  • Contro
    • Assenza dell’ingresso da 3,5 mm per microfono lavalier esterno.
    • L’adattatore Lightning non è incluso
    • Il ricevitore è un po’ ingombrante se utilizzato direttamente su smartphone

Il verdetto di Tom's Hardware

Premio
Il DJI Mic 3 rappresenta il miglior equilibrio tra compattezza, funzioni avanzate e qualità audio sul mercato. I trasmettitori da 16 grammi sono praticamente invisibili, mentre le 28 ore di autonomia e i 32GB di memoria interna garantiscono registrazioni sicure in ogni situazione. Le funzioni professionali come il 32-bit float, i preset vocali e il supporto timecode lo rendono adatto tanto ai creator quanto alle produzioni complesse. Manca l'ingresso per lavalier e l'adattatore Lightning va acquistato a parte, ma resta la scelta ideale per chi cerca versatilità e affidabilità in formato tascabile.

Informazioni sul prodotto

Dji Mic 3

Microfoni wireless ultracompatti (16g) con 32GB memoria interna, registrazione 32-bit float/24-bit lossless, portata 400m, autonomia 28h e cancellazione rumore a due livelli per creator e professionisti. 

DJI non si ferma e presenta la terza generazione dei suoi microfoni. Con DJI Mic 3 ora tutti i creator, videomaker ma anche professionisti hanno a disposizione un paio di microfoni wireless molto pratici che non rinunciano alla qualità.

Successori diretto dei Mic 2, il design è più compatto e leggero, la custodia di ricarica è ridisegnata e ci sono tante funzioni che lo distinguono dalla concorrenza: registrazione in 32-bit float, cancellazione del rumore a due livelli, preset vocali integrati e una maggiore autonomia. Con un raggio di trasmissione fino a 400 metri, memoria interna ampliata a 32GB e il supporto al timecode, il Mic 3 si posiziona come uno degli strumenti più completi sul mercato, capace di coniugare versatilità e affidabilità in un formato tascabile.

Recensione in 1 minuto

Il DJI Mic 3 è il nuovo microfono wireless premium che sostituisce il Mic 2 con un design più compatto e leggero, una custodia di ricarica ridisegnata e tante funzioni extra. I trasmettitori pesano appena 16 grammi, hanno 32 GB di memoria interna e registrano in 32-bit float o 24-bit lossless, garantendo audio chiaro e sicuro anche in condizioni difficili. La portata arriva a 400 metri, l’autonomia complessiva tocca le 28 ore e la custodia ora contiene anche accessori come parabrezza, clip e cavi, rendendo il kit molto più pratico.

Tra le novità spiccano la cancellazione del rumore a due livelli, i preset vocali, l’Adaptive Gain Control e il supporto al timecode, funzioni che lo rendono adatto tanto ai creator quanto alle produzioni più complesse. La qualità audio resta eccellente, al livello del Mic 2, ma con più versatilità.

Non mancano però limiti: niente ingresso per lavalier, autonomia inferiore al Mic Mini e adattatore Lightning venduto a parte. Nonostante ciò il DJI Mic 3 è oggi uno dei sistemi wireless più completi e consigliati per chi cerca affidabilità e qualità in formato compatto.

Come sono fatti

L’approccio non cambia. Il DJI Mic 3 si presenta come un sistema di registrazione wireless compatto e ben studiato, composto da due trasmettitori, un ricevitore e una custodia di ricarica che funge anche da alloggiamento per accessori e cavi. I trasmettitori ora sono più piccoli e leggeri, pesano appena sedici grammi con il magnete incluso e hanno dimensioni di poco più di due centimetri e mezzo per lato, il che li rende discreti e facilmente indossabili su abiti o accessori senza risultare invasivi. La griglia del microfono, posta sul lato frontale, può essere orientata grazie a un sistema di clip ruotabile, mentre la superficie integra un magnete che consente di fissare il trasmettitore anche su superfici metalliche, una soluzione pratica per chi deve registrare in ambienti dinamici.

Sul corpo dai trasmettitori si trovano il pulsante di accensione e quello dedicato alla registrazione, entrambi facilmente raggiungibili e studiati per essere utilizzati anche al tatto, senza bisogno di guardare il dispositivo. All’interno, ogni trasmettitore dispone di 32 gigabyte di memoria interna, un salto notevole rispetto agli 8 gigabyte del modello precedente, che permette di registrare fino a quattordici ore di audio in autonomia, anche senza connessione diretta con il ricevitore. Il microfono integrato è di tipo omnidirezionale, con una sensibilità pensata per catturare la voce in modo naturale e bilanciato anche in ambienti rumorosi, supportato da un sistema di riduzione attiva del rumore su due livelli. Questa funzione consente di ridurre i suoni ambientali senza compromettere troppo la naturalezza del timbro vocale, un vantaggio enorme per chi lavora in contesti urbani o all’aperto.

Il ricevitore, invece, mantiene una linea simile al Mic 2 ma introduce alcune migliorie. Il display AMOLED da 1,1 pollici è nitido e reattivo, e insieme alla manopola rotante consente di accedere rapidamente alle impostazioni di guadagno, filtri e pairing. La connessione fisica avviene tramite porta USB-C, con la possibilità di utilizzare anche un adattatore Lightning acquistabile separatamente per collegarsi a dispositivi iOS, oppure attraverso il classico jack da 3,5 millimetri, che ora integra un meccanismo di blocco a vite per garantire la stabilità durante l’uso su videocamere. È possibile anche il collegamento diretto via Bluetooth con dispositivi compatibili, compresi gli ultimi prodotti della gamma Osmo, che permettono persino di gestire le impostazioni audio direttamente dai menu della fotocamera.

Dal punto di vista tecnico, il DJI Mic 3 supporta la registrazione lossless a 24 bit e la più avanzata registrazione in 32-bit float, una caratteristica che consente di evitare il clipping anche in caso di improvvisi picchi di volume e che offre maggiore margine in fase di post-produzione. La frequenza di campionamento arriva fino a 48 kHz, uno standard professionale che garantisce compatibilità con le principali piattaforme di editing. Il raggio di trasmissione è stato portato a 400 metri in campo aperto, un miglioramento significativo rispetto ai 250 del Mic 2, e la stabilità della connessione digitale assicura che il segnale resti pulito anche in ambienti complessi.

L’autonomia è un altro dei punti di forza: i trasmettitori durano fino a dieci ore con una singola carica, mentre il ricevitore si ferma a circa otto. In combinazione con la custodia di ricarica si arriva però a un totale di ventotto ore, più che sufficienti per coprire intere giornate di riprese. La custodia, oltre a fungere da base di ricarica, è stata progettata per contenere ordinatamente non solo i due TX e l’RX, ma anche accessori indispensabili come parabrezza antivento, clip, magneti e il cavo da 3,5 millimetri. Nella confezione più completa si trovano inoltre quattro parabrezza (due neri e due grigi), due clip, due magneti, un cavo USB-C e una pratica custodia in tessuto con cerniera che consente di portare tutto con sé senza rischiare di perdere pezzi.

Grazie alla presenza di funzioni come i preset vocali integrati, l’Adaptive Gain Control con modalità automatica e dinamica, e il supporto per timecode e registrazioni di gruppo fino a quattro trasmettitori e otto ricevitori, il DJI Mic 3 si colloca tra i sistemi più completi e flessibili del mercato. Per l’utente questo significa poter passare da un’intervista a due persone, a una registrazione di gruppo o a un vlog in esterni senza dover cambiare configurazione, mantenendo sempre un audio stabile, pulito e pronto per l’editing.

Esperienza d’uso

Provare il DJI Mic 3 significa accorgersi subito di quanto sia più pratico e confortevole rispetto al modello precedente. I trasmettitori, essendo molto più compatti e leggeri, s’indossano con naturalezza su magliette, giacche o accessori e risultano quasi impercettibili anche dopo diverse ore di utilizzo. Questo aspetto, che può sembrare secondario, è in realtà uno dei dettagli più importanti per chi registra contenuti quotidianamente, perché riduce al minimo il fastidio fisico e visivo, rendendo il microfono meno invasivo anche nelle inquadrature.

Durante i test il Mic 3 ha mostrato miglioramenti tangibili nelle situazioni più comuni. La cancellazione del rumore su due livelli si rivela particolarmente efficace quando si registra in città o in ambienti con rumori improvvisi, come il traffico o il vento, senza però deformare eccessivamente la voce. I tre nuovi preset vocali, accessibili direttamente dalle impostazioni, permettono invece di modificare immediatamente il timbro con risultati concreti, senza passare da un software di editing. Anche l’Adaptive Gain Control contribuisce a un’esperienza d’uso più serena: in modalità automatica limita i picchi inaspettati di volume, mentre in modalità dinamica si adatta bene a interviste o dialoghi in studio, restituendo un segnale più equilibrato.

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Un altro aspetto che incide fortemente sull’utilizzo è l’aumento della memoria interna a trentadue gigabyte. Questo significa poter registrare fino a quattordici ore di audio direttamente dal trasmettitore, senza dover dipendere in modo costante dal ricevitore. In pratica, il microfono può funzionare anche come registratore autonomo, un vantaggio enorme per chi vuole ridurre i rischi di perdita del segnale o semplicemente avere una copia di backup sempre disponibile. La portata della trasmissione, portata a quattrocento metri, amplia ulteriormente le possibilità di ripresa, permettendo di registrare anche in spazi molto estesi senza interruzioni.

Dal punto di vista della qualità audio, il DJI Mic 3 si conferma eccellente. Il suono è chiaro e bilanciato, con la possibilità di sfruttare il 32-bit float per ottenere registrazioni sicure anche nelle situazioni più complesse. Rispetto al Mic 2 non ci sono stravolgimenti nella resa, ma questo non è un difetto: già il modello precedente si distingueva per la qualità sonora, e il nuovo mantiene lo stesso livello elevato arricchendolo con funzioni extra che rendono l’esperienza complessivamente superiore.

In definitiva, l’esperienza d’uso del DJI Mic 3 è quella di un sistema che semplifica il lavoro dei creator. Non solo mette a disposizione caratteristiche tecniche di alto livello, ma le traduce in vantaggi immediati per l’utilizzatore, riducendo ingombri, aumentando l’autonomia e offrendo strumenti concreti per ottenere un audio migliore in qualunque contesto, dal vlog improvvisato alla produzione più complessa.

Verdetto: chi dovrebbe acquistarlo?

Il DJI Mic 3 riesce a combinare in un unico prodotto i punti di forza dei modelli precedenti, Mic 2 e Mic Mini, offrendo una soluzione compatta, potente e sorprendentemente versatile. I miglioramenti sono evidenti: i trasmettitori sono più piccoli e leggeri, la custodia di ricarica è finalmente in grado di contenere accessori e cavi, la batteria dura più a lungo e la portata della trasmissione raggiunge ora i quattrocento metri. A questo si aggiungono funzioni che fino a poco tempo fa erano appannaggio di sistemi molto più costosi, come il supporto al timecode, la registrazione lossless a 24 bit, i preset vocali integrati e l’Adaptive Gain Control. Per l’utente significa avere in tasca un kit capace di affrontare praticamente qualsiasi scenario di registrazione, dal vlog improvvisato a produzioni più complesse con più microfoni e ricevitori.

Non mancano però alcuni compromessi. I trasmettitori hanno perso l’ingresso jack da 3,5 millimetri per microfoni lavalier, una mancanza che potrebbe pesare a chi vuole un setup totalmente invisibile davanti alla videocamera. Anche l’autonomia, pur migliorata rispetto al Mic 2 con ventotto ore complessive, resta inferiore rispetto all’impressionante durata del Mic Mini, che raggiunge quarantotto ore. Inoltre, nella confezione non è incluso l’adattatore Lightning, che va acquistato separatamente se si utilizza un iPhone, e la modalità Safety Track del Mic 2 è stata rimossa.

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Detto questo, il DJI Mic 3 si conferma un acquisto ideale per chiunque cerchi un microfono wireless premium capace di garantire affidabilità e qualità audio eccellente. È pensato soprattutto per creator, videomaker e content creator che desiderano un sistema pratico, flessibile e pronto all’uso in qualunque situazione. È meno indicato, invece, per chi è alla ricerca di un’opzione economica o per chi registra esclusivamente con smartphone, visto che il ricevitore può risultare un po’ ingombrante se montato su un telefono.

In definitiva, chi vuole il miglior equilibrio tra dimensioni compatte, funzioni avanzate e qualità del suono troverà nel DJI Mic 3 una scelta difficile da battere, tanto più considerando che arriva sul mercato a un prezzo, non basso, ma certamente interessante per un prodotto così versatile. Per questi motivi conferiamo al DJI Mic 3 il nostro Award, essendo uno dei prodotti migliori oggi disponibili per Creator e professionisti che cercano tanta qualità e funzioni in un formato super compatto.

  • Recensione in 1 minuto
  • Come sono fatti
  • Esperienza d’uso
  • Verdetto: chi dovrebbe acquistarlo?
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