E se l’AI fosse gestita da un computer quantistico?

L'uso dei computer quantistici potrebbe far sviluppare enormemente le intelligenze artificiali, aprendo molte possibilità.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Una nuova tecnologia è all'orizzonte e potrebbe rivoluzionare il modo in cui utilizziamo l'intelligenza artificiale nella vita quotidiana: secondo gli esperti la tecnologia quantistica, che utilizza particelle subatomiche chiamate qubit per l'elaborazione dei dati, ha il potenziale per accelerare enormemente lo sviluppo dell'AI. Ovviamente c'è chi ha già pensato al "rovescio della medaglia", visto che una progressione così rapida è tanto benefica quanto potenzialmente dannosa per la società, in particolare per quanto riguarda l'hacking e i sistemi finanziari.

Lisa Palmer, chief AI strategist della società di consulenza AI Leaders, crede che la tecnologia quantistica unita all'IA abbia potenzialità enormi, permettendo perfino di curare il cancro. "È come passare da una bicicletta a una supercar", ha dichiarato al New York Post.

La tecnologia quantistica è significativamente più veloce ed efficiente rispetto ai metodi di elaborazione dei dati tradizionali, che usiamo quotidianamente. Permette di simulare il mondo fisico in modo molto più veloce, afferma Pengcheng Shi, decano associato del dipartimento di informatica e scienze dell'informazione presso il Rochester Institute of Technology.

IBM e Google stanno investendo pesantemente nella tecnologia quantistica, in particolare IBM ha già investito 20 miliardi di dollari. Nonostante sia ancora nei suoi primi stadi di sviluppo, Palmer ipotizza che la tecnologia quantistica potrebbe vedere un uso pratico tra tre e cinque anni, con IBM pronta a una svolta molto importante entro il 2026, secondo quanto riportato da Forbes.

Una volta matura, la tecnologia probabilmente porterà a importanti scoperte nel campo della medicina, in particolare nell'accelerare la farmacologia e lo sviluppo dei farmaci, secondo Shi. La tecnologia quantistica giocherà anche un ruolo importante anche nell'esplorazione spaziale, in particolare nella mappatura per ottiche come il telescopio Webb.

Abbinare l'IA a un computer quantistico non la renderà solamente più veloce, ma ne aumenterà sostanzialmente anche la creatività. Attualmente, le AI generative sono limitate dalla potenza di calcolo delle macchine su cui sono in esecuzione, al punto tale da risultare tanto "affaticate" da peggiorare le proprie performance. Un esempio è il chatbot di Bing, dove Microsoft ha ridotto il numero di messaggi in una conversazione proprio perché questo affaticamento rendeva le risposte via via peggiori. L'uso dei computer quantistici risolverebbe il problema.