Giovedì eBay compie vent'anni. Era il 3 settembre 1995 quando andò online AuctionWeb, un esordiente sito di aste online creato dal programmatore Pierre Omidyar come parte di un suo sito personale. Il primo oggetto che vendette fu un puntatore laser rotto, aggiudicato da un collezionista per 14,83 dollari.
Omidyar sicuramente non si rese conto della miniera d'oro che aveva per le mani, anche nel 1997 quando lo ribattezzò eBay, un nome di ripiego perché il dominio Echo Bay che avrebbe voluto era già stato acquistato – ironia della sorte - da una miniera d'oro.
Adesso l'azienda ha un fatturato globale pari a 83 miliardi di dollari e alla formula delle aste sono stati aggiunti altri formati di vendita. I numeri del successo parlano chiaro: ci sono 157 milioni di acquirenti attivi (4,5 milioni solo in Italia), 800 milioni di inserzioni da circa 200 paesi, 25 milioni di venditori (26mila in Italia), e un valore totale di beni venduti che nel primo trimestre di quest'anno ha toccato i 20 miliardi di dollari.
I prodotti venduti spaziano in tutte le categorie, e si va da oggetti da pochi dollari a quelli di grande valore: il record tuttora imbattuto è la vendita all'asta di uno yacht da 168 milioni di dollari. eBay poi non si è limitato solo all'e-commerce: nel corso degli anni ha diversificato il business con l'acquisizione di PayPal e di Skype, poi cedute ad altre proprietà.
La sua formula vincente non ha attirato l'attenzione solo di siti di e-commerce, ma anche di big dell'IT come Google e Facebook, che integrano pulsanti "compra" e cercano di non farsi tagliare fuori da uno dei settori tutt'oggi più proficui in assoluto.