Firefox per Windows 8 con la Metro, Mozilla svela il progetto

Firefox per Windows 8 sarà dotato sia di interfaccia Metro che classica. Mozilla svela la propria roadmap futura gettando le basi per la creazione di un nuovo ecosistema a cavallo tra desktop e mobile, tutto realizzato in HTML5.

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a cura di Manolo De Agostini

Mozilla lavorerà su un Firefox completamente compatibile con l'interfaccia Metro per adattarsi al nuovo Windows 8. La fondazione non vuole perdere tempo, e a qualche settimana dalla versione Consumer Preview che segna un nuovo passo nello sviluppo del sistema operativo di Microsoft, scopre le proprie carte.

"L'obiettivo è un browser Gecko realizzato e integrato con l'ambiente Metro", dice Mozilla. "Firefox su Metro, come tutte le altre applicazioni, sarà a pieno schermo, focalizzato sull'interazione touch e connesso con il resto dell'ambiente Metro attraverso i contratti di Windows 8". Con il termine contratti, in inglese "contracts", s'intende un meccanismo attraverso il quale un'applicazione potrà parlare con un'altra app e consegnarle un'operazione da svolgere.

L'obiettivo di Mozilla è quello di includere tutte le funzioni già presenti e realizzare un prodotto che possa funzionare al meglio su Windows 8, magari anche con una Live Tile che mostri aggiornamenti di vario genere dalla schermata Start. La fondazione deve ancora definire quale linguaggio di programmazione usare per realizzare il front end Metro, poiché sta aspettando maggiori informazioni dalla casa di Redmond.

Firefox per Windows 8 sarà dotato anche di interfaccia classica, in modo da funzionare senza problemi in modalità desktop. Perciò continuerà a essere un'alternativa a Internet Explorer 10 e a tutti gli altri browser - Chrome, Opera e Safari - che saranno sviluppati per la nuova interfaccia. Tutto il processo sarà messo in moto nel secondo trimestre. Tra le tappe importanti di Firefox troviamo lo sviluppo di IonMonkey, un nuovo motore di JavaScript che dovrebbe consentire migliori prestazioni nel tempo di caricamento delle pagine, e il rinnovamento dell'interfaccia attuale, sostituita da una soluzione denominata "Australis".

Mozilla ha intenzione di spingere sull'acceleratore per quanto concerne il supporto agli standard di nuova generazione come HTML5, CSS e JavaScript, ma anche d'integrare nuove funzioni. Tra queste troviamo Firefox Share, una soluzione per diffondere link e aggiornamenti di stato sui vari social network con un click, e un sistema che consentirà agli utenti di potersi collegare a diversi siti con un solo account (Mozilla BrowserID: un solo account per tutti i log). In futuro sarà integrato nel browser anche un lettore di PDF.

Queste però sono solo alcune delle novità in cantiere sul fronte Firefox. La fondazione ha pubblicato tutti i dettagli sui propri movimenti futuri in tre pagine distinte, che riguardano la roadmap generale, Firefox e l'ecosistema. Mozilla continuerà a spingere forte anche sul mobile, in particolare su smartphone e tablet Android, con un Firefox mobile dotato d'interfaccia nativa (lo sviluppo processo è già in corso) e una maggiore reattività. Previsto anche un passo avanti per quanto concerne le difese di sicurezza da malware e phishing.

Il progetto grosso riguarda però lo sviluppo di un ecosistema trasversale basato sulle applicazioni Web HTML5, che funzioneranno come se fossero native su diversi prodotti - iPhone, Android, etc - e la creazione di un sistema operativo mobile Web based, il progetto Boot to Gecko di cui abbiamo scritto tanto tempo fa.

Insomma se Mozilla se l'è vista brutta per un certo periodo, tra l'assenza di un vitale accordo con Google (poi siglato) e un calo dei consensi dovuti a un periodo di assestamento in seguito al cambio di strategia nell'uscita delle release di Firefox, la fondazione sembra essere tornata a serrare le fila e a capire cosa vuole dal futuro

La roadmap è ambiziosa e non gravita tutta intorno a Firefox. Secondo noi è un bene, perché il browser deve essere solo uno dei tasselli che permetteranno a Mozilla di perseguire la sua missione: preservare il pluralismo online e la diffusione di tecnologie aperte e standard condivisi.