Sarà anche crisi, ma gli smartphone vendono alla grande

L'ultimo rapporto GfK Retail and Technology conferma che le vendite europee 2011 degli smartphone sono cresciute del 67% rispetto all'anno precedente. A dicembre quasi un telefono ogni due venduti era uno smartphone.

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a cura di Dario D'Elia

Le vendite europee 2011 degli smartphone sono cresciute del 67% rispetto al 2010. Gli ultimi dati diffusi da GfK Retail and Technology confermano che la crisi non ha intaccato in alcun modo la domanda di telefonia mobile. Se l'intero comparto ha registrato un +3,2%, raggiungendo i 258 milioni di unità vendute, quello smartphone ha letteralmente sbancato.

"Nel 2010 gli smartphone costituivano solo il 22% del mercato complessivo della telefonia mobile, in costante crescita, fino a raggiungere nel 2011 la quota del 36%. Questa percentuale è ulteriormente aumentata nel mese di dicembre 2011, arrivando a toccare il 45%. Ciò significa che in Europa, nel periodo natalizio, quasi un telefono ogni due venduti era uno smartphone", sottolinea il comunicato ufficiale.

Non resta che mangiarsi le app

In tutti paesi europei la crescita delle vendite è stata a doppia cifra, con punte del 35% nel Regno Unito e del 105% dei paesi dell'Europa Orientale e dell'Asia quali Kazakhistan, Russia, Turchia e Ucraina. "In Europa i primi cinque paesi più importanti in termini di unità vendute raggiungono una quota complessiva del 33%. Il Regno Unito, con una quota a volume superiore al 17%, rappresenta nel 2011 per gli smartphone il mercato più importante in Europa, seguito da Germania, Austria e Svizzera, che complessivamente sviluppano un altro 16% a volume", continua il documento.

Il prezzo medio di un cellulare purtroppo però è cresciuto di circa l'8%, attestandosi sui 200 euro.

"Le previsioni diffuse da GfK indicano che le vendite di smartphone arriveranno a rappresentare nel 2012 oltre il 22% delle vendite del settore degli apparecchi digitali, che include telefonia mobile, televisori a schermo piatto, computer, fotocamere digitali, PC, tablet e periferiche per l'ufficio, pari a una crescita  di 4 punti percentuali rispetto al dato del 2011", conclude il documento.