FSR Redstone promette di ridefinire il gaming con l'intelligenza artificiale ed è al centro della strategia di AMD per competere con NVIDIA. Il colosso tecnologico ha finalmente svelato durante il COMPUTEX 2025 i dettagli della prossima generazione della sua tecnologia di super-risoluzione, puntando direttamente a colmare il divario con il DLSS. Questa evoluzione rappresenta un cambiamento di paradigma per AMD, che abbraccia definitivamente l'apprendimento automatico come elemento chiave per migliorare l'esperienza di gioco, allontanandosi dall'approccio precedente che aveva deliberatamente evitato l'uso intensivo dell'AI per il frame generation.
La roadmap di AMD appare chiara e ambiziosa: dopo il lancio di FSR 4 avvenuto alcuni mesi fa in concomitanza con l'arrivo delle schede grafiche Radeon RX 9700, l'azienda prevede di raddoppiare il numero di titoli supportati entro il 5 giugno, data che coinciderà con il lancio della Radeon RX 9060 XT. Attualmente, sono circa 30 i giochi che sfruttano la tecnologia, ma l'obiettivo è espandere rapidamente questo catalogo mentre si prepara il terreno per FSR Redstone, che rappresenterà un salto qualitativo fondamentale.
La vera svolta di FSR Redstone risiede nell'implementazione di tre tecnologie basate sull'apprendimento automatico: neural radiance caching, machine learning ray regeneration e machine learning frame generation. Il neural radiance caching rivoluziona la gestione dell'illuminazione nelle scene di gioco, apprendendo come la luce si riflette negli ambienti virtuali e predice l'illuminazione indiretta, memorizzandola in una cache che viene poi utilizzata per generare una moltitudine di altri raggi luminosi, accelerando significativamente il path tracing.
Non meno importante è la ray regeneration, l'equivalente AMD della ray reconstruction di NVIDIA, che sfrutta una rete neurale addestrata per rigenerare i pixel che non possono essere tracciati con precisione. Grazie all'intelligenza artificiale, questo sistema può prevedere e filtrare in tempo reale i disturbi granulosi che tipicamente affliggono il ray tracing tradizionale, migliorando notevolmente la qualità visiva finale.
Con FSR Redstone, AMD sta potenziando anche la sua funzionalità di super-risoluzione attraverso un modello di machine learning migliorato, progettato specificamente per prevedere e ricostruire fotogrammi a risoluzione inferiore, ottimizzando così le prestazioni complessive. L'upscaling avviene in tempo reale, garantendo un'esperienza di gioco fluida e visivamente appagante.
La vera svolta rispetto al passato riguarda la frame generation: se finora AMD aveva utilizzato un approccio privo di AI, con FSR Redstone l'azienda abbraccia finalmente il machine learning per la generazione dei fotogrammi intermedi. Questa decisione strategica dovrebbe tradursi in un miglioramento sostanziale sia in termini di prestazioni che di qualità visiva, avvicinando FSR alle capacità del DLSS di Nvidia.
AMD non ha ancora comunicato una data precisa per il debutto ufficiale di FSR Redstone, limitandosi a indicare un rilascio nella seconda metà dell'anno. La nuova tecnologia sarà nativamente compatibile con le schede grafiche equipaggiate con architettura RDNA 4. Purtroppo, l'azienda non ha specificato se sarà garantita la retrocompatibilità con le precedenti generazioni di schede grafiche RDNA. Considerando che FSR 4 è esclusivo per RDNA 4, le prospettive di supporto per le generazioni precedenti di schede grafiche AMD Radeon appaiono incerte, se non addirittura improbabili.