Gli Intel Atom S1200 per microserver fanno infuriare AMD

Atom S1200 è la nuova serie di chip Intel destinata ai microserver ad alta densità e non solo. Tre modelli dual-core con TDP tra 6 e 8 watt per coprire un settore sul cui futuro si discute molto. L'annuncio è però stato osteggiato da una pepata email inviata ad AMD ai giornalisti statunitensi.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel ha annunciato Atom S1200, i primi system on Chip (SoC) a 64 bit e a basso consumo destinati a microserver ad alta densità e a una nuova classe di sistemi di archiviazione e networking. Si tratta delle soluzioni che finora abbiamo conosciuto come Centerton e che possono consumare anche 6 watt. Il SoC integra due core fisici e un totale di quattro thread abilitati grazie all'Hyper-Threading. I chip S1200 hanno 64 KB di cache L1 instruction e 64 KB di cache L1 data, oltre a 1 MB di cache L2 condiviso tra i core (512 KB x 2).

Il controller di memoria (DDR3 fino a 1333 MHz) supporta fino a 8 GB di memoria in un singolo slot, mentre la CPU offre tecnologie di virtualizzazione Intel Virtualization (Intel VT), otto linee PCI Express 2.0, supporto Error Correcting Code (ECC) per una maggiore affidabilità e altre interfacce di I/O integrate.

La nuova famiglia è costituita da tre processori compatibili con il socket FCBGA 1283. Atom S1260 è la soluzione più prestante, con un TDP di 8,5 watt e una frequenza di 2 GHz. Atom S1240 e Atom S1220 operano entrambi a 1.6 GHz, ma il primo ha un TDP di 6,1 watt, mentre il secondo raggiunge 8,1 watt. Tutti e tre sono prodotti con processo a 32 nanometri e a seconda del modello hanno un prezzo consigliato di 54/64 dollari per lotti di 1000 unità.

Questa nuova famiglia di processori è compatibile con il software x86 comunemente usato negli attuali data center. "I data center continuano a evolversi verso segmenti specifici e Intel prosegue nel suo ruolo di guida in queste transizioni", ha dichiarato Diane Bryant, vicepresidente e general manager del Datacenter and Connected Systems Group di Intel.

"Diversi anni fa abbiamo identificato l'esigenza di una nuova generazione di server e altri dispositivi per data center ad alta densità ed efficienza energetica. Oggi rendiamo disponibile il primo SoC a solo 6 watt del settore con caratteristiche studiate per i data center, procedendo così nel nostro impegno verso il progresso di questi segmenti di mercato", ha concluso Diane Bryant.

Attualmente oltre 20 progetti a basso consumo, tra cui microserver e sistemi di storage e networking di aziende come Accusys, CETC, Dell, HP, Huawei, Inspur, Microsan, Qsan, Quanta, Supermicro e Wiwynn, usano la famiglia di processori Intel Atom S1200.

Per il futuro Intel è impegnata nello sviluppo della prossima generazione di processori Intel Atom ancora più efficienti, chiamati in codice "Avoton" - si vocifera che saranno basati su architettura out-of-order, anziché in-order come gli attuali Atom. Disponibili nel 2013, i prodotti Avoton integreranno nuove funzioni e saranno realizzati con transistor tri-gate 3D a 22 nanometri. Il prossimo anno Intel presenterà anche la nuova famiglia di processori Intel Xeon E3 v3 basata su microarchitettura Haswell.

L'annuncio di Intel arriva in un momento in cui tutto il settore guarda con curiosità al futuro, nello specifico alle architetture ARM a 64 bit che tra il 2014 e il 2015 compiranno i primi passi concreti nel mercato professionale. Tra le aziende implicate in questo processo c'è sicuramente AMD, che recentemente ha annunciato l'intenzione di realizzare Opteron multi-core basati sul set d'istruzioni ARMv8 proprio per coprire il mercato dei microserver.

Gamma Intel Atom
Modello S1220 S1240 S1260 D2700
Nome in codice Centerton Centerton Centerton Cedarview
Core/Thread 2/4 2/4 2/4 2/4
Frequenza 1.6GHz 1.6GHz 2.0GHz 2.13GHz
Cache L2 1MB 1MB 1MB 1MB
Max memoria 8GB 8GB 8GB 4GB
Tipo memoria DDR3-1333 DDR3-1333 DDR3-1333 DDR3-1066
ECC No
VT-x No
Linee PCIe 2.0 8 8 8 4
TDP 8.1W 6.1W 8.6W 10W

Nel frattempo l'azienda di Sunnyvale deve affrontare Intel con le risorse che ha in casa e, al momento, non sono molte. Forse è anche per questo che AMD ha inviato un'email alla stampa statunitense in cui ha gettato fango sui nuovi Atom e sulla "discesa in campo" della rivale, in un goffo tentativo di influenzare i giornalisti.

"Intel riconosce finalmente l'esistenza del mercato dei microserver, anche se ci chiediamo se quanto annunciato troppo poco e arrivi in ritardo. In un tentativo velato di riscrivere la storia, Intel ha preso un ingegnere poco conosciuto dai suoi laboratori per parlarvi della storia dell'azienda nello sviluppo dei microserver. Non lasciatevi ingannare. La storia di Intel in questo settore è molto breve", si legge nell'email.

"Ecco alcuni punti da tenere in mente: i server SM100 di SeaMicro usavano processori Atom, ma Intel non ha offerto sostegno; per anni, l'azienda ha osteggiato SeaMicro sulla scelta del processore; quasi due anni fa Intel aveva un processore Atom dual-core a 64 bit fatto per SeaMicro, ma questo prodotto non è stato pubblicizzato. Infine l'azienda ha affermato per anni che i microserver non avrebbero superato il 10 percento del mercato. Si stanno rimangiando la parola?", ha aggiunto AMD.

Nell'email si può leggere inoltre che AMD accusa Intel di essere indietro sul concetto di piccoli core, di non avere quote di mercato nel settore smartphone e tablet e che ora la rivale teme di perdere quote nei server. "AMD e la sua tecnologia SeaMicro sono in prima linea per quanto riguardo la tecnologia dei microserver e il suo sviluppo. Abbiamo recentemente annunciato una partnership con ARM e l'intenzione di realizzare microserver basati su questa tecnologia. È comprensibile che Intel si senta minacciata, ma vorremmo assicurarci che i fatti siano chiari a tutti", ha concluso AMD.

Email di questo genere circolano periodicamente nel mondo dell'informazione, quindi non è un fatto totalmente nuovo. A volte però le aziende non calcolano che potrebbero sortire sensazioni completamente opposte a quelle sperate. In questo caso AMD sembra mostrare un'eccessiva aggressività, forse figlia di quella paura che nell'email invece imputa a Intel. Ad esempio perché dire che la rivale non ha quote di mercato nel settore degli smartphone e dei tablet quando la stessa AMD è allo stato attuale "non pervenuta"?.

Intel ha inoltre ribadito recentemente ai nostri colleghi statunitensi che non ha cambiato la sua percezione sui microserver. L'azienda di Santa Clara al momento non sa se il mercato supererà la quota del 10 percento, come affermato in passato, ma poiché potrebbe trasformarsi in un nuovo mercato si cautela con prodotti che ha già in scaletta da tempo e che sostanzialmente non le hanno richiesto salti mortali in fase di progettazione.

A nostro giudizio AMD avrebbe dovuto puntare su altre corde per fare ombra all'annuncio di Intel. Al suo posto avremmo messo in maggiore risalto la qualità di SeaMicro, pioniera dei server ad alta densità e potenziale risorsa per il futuro. Certo, non avremmo tralasciato qualche frecciata a Intel, come è ovvio che sia, ma ci saremmo risparmiati qualche uscita discutibile, perché davanti ai fatti le bugie hanno le gambe corte.