Gli Ultrabook di plastica non costeranno proprio due soldi

Intel ha consegnato ai produttori un reference design degli chassis di plastica che potranno essere usati per fabbricare gli ultrabook. I primi modelli economici saranno in circolazione a fine anno.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Arriveranno entro il 2013 gli ultrabook costruiti con chassis in plastica. Intel l'aveva anticipato e aveva fatto sapere che i prezzi di questi modelli di fascia bassa sarebbero scesi a 600 dollari, ora ci sono maggiori dettagli sulla produzione di questi sistemi. Trattandosi di prodotti portatili non si può prescindere alla robustezza della struttura, per questo inizialmente si era puntato su prodotti unibody in alluminio, che garantisce una protezione totale alla circuiteria interna.

Lastre di ABS

Il problema è che in questo modo i costi produttivi restano alti. La ricerca di Intel ha portato alla conclusione che gli ultrabook possono essere rivestiti con la comune plastica già impiegata per i prodotti di fascia economica in circolazione, senza causare alcun problema strutturale agli ultraportatili. Il telaio sarà fabbricato con una plastica ABS con un maggiore spessore per dare resistenza alla struttura (con rinforzi in corrispondenza degli angoli e dei bordi esterni), e ci saranno degli sportelli che da un lato garantiranno una maggiore tenuta del rivestimento, dall'altra consentiranno anche quell'accessibilità interna di cui finora gli ultrabook non hanno beneficiato.

Intel ha presentato anche un reference design per lo chassis di cui stiamo parlando, per fare sì che i produttori possano implementarlo nella maniera più corretta con i prossimi modelli. Stando alle prime informazioni, il costo di questo componente dovrebbe essere una frazione di quello dei prodotti in metallo, pur avendo "pari qualità", intesa come durabilità nel tempo e resistenza a urti e sollecitazioni.

Asus Zenbook: lo chassis in plastica difficilmente sarà così solido

Sarà interessante capire effettivamente che differenza di qualità ci sarà fra i prodotti in leghe metalliche e quelli di plastica. Senza dubbio c'è modo di fabbricare i computer portatili con rivestimento in ABS, si fanno già da anni, ma sui notebook in formato "normale" la perdita di qualità si percepisce anche a mani nude, con coperchio e fondo della base che flettono facilmente, parti soggette a torsione e via dicendo.

Se le informazioni finora raccolte sono corrette, non è da escludere che per fine anno ci saranno davvero ultrabook da 599 dollari: oltre alla plastica basta usare processori Core i3, dischi tradizionali con soli 8 GB di SSD caching, tastiere senza retroilluminazione e dotazione all'osso. Insomma, la sensazione è che il mercato dei notebook si stia sempre più evolvendo verso gli ultrabook, che ne prenderanno il posto a breve, replicando in versione ultralight le categorie di fascia bassa e di fascia alta che già oggi circolano.

La morale è che ultrabook presto non sarà più sinonimo inscindibile di qualità. Peccato che i notebook tradizionali di plastica e configurazioni di fascia bassa possono costare 399 euro in offerta, mentre per gli ultrabook si parla sempre e comunque del doppio. Sicuri che conviene?