Google Chrome si prepara a ridurre l'uso della batteria

Con il prossimo aggiornamento di Google Chrome, l'azienda mira a ridurre i consumi in modo da ridurre i consumi e aumentare l'autonomia nei notebbok.

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a cura di Alessandro Tallarini

Google ha in programma di aggiungere una nuova funzione di Chrome che potrebbe portare a un calo di quasi il 30% nell'uso della batteria andando a limitare i timer JavaScript nelle schede in background.

Con l'introduzione di questa funzione, l’azienda mira a migliorare la durata della batteria per gli utenti su tutte e sei le piattaforme, sia desktop che mobile, tra cui Windows, Mac, Linux, Chrome OS, Android e Android WebView.

L'esperimento denominato " Throttle Javascript timers in background" può essere abilitato dagli utenti di Google Chrome Canary 86 aprendo una nuova scheda, digitare la stringa “chrome://flags/#intensive-wake-up-throttling”, mettere la spunta su Enable all’interno del menu a discesa e riavviare il programma.

Una volta attivato tutto ciò, Google Chrome inizierà a limitare automaticamente i timer JavaScript in tutte le schede in background influendo così, secondo quanto risultato dagli esperimenti di Google, direttamente sull'utilizzo della batteria relativo all'app.

Per chi non lo sapesse, i timer di Javascript si azionano ad intervalli regolari, e il loro scopo è quello di monitorare lo scrolling della pagina e analizzare il coretto funzionamento del browser, anche dal punto di vista della visualizzazione. Questa tipologia di attività è fondamentale per poter utilizzare al meglio il browser. Nonostante ciò, questo comporta un grande dispendio di batteria del notebook, soprattutto su quelle finestre, o schede inattive.

In Google Chrome i wake ups timer in background sono già limitate a 1 secondo e all'1% di utilizzo della CPU, ma questa nuova funzione mira a limitare i timer Javascript ad un singolo wake up al minuto nelle pagine inattive per un massimo di 5 minuti, portando una riduzione della batteria che varia dal 13 al 29%.

Durante i suoi test, Google ha scoperto che il lavoro svolto dai timer di Javescript, spesso non era prezioso per l’utente mentre la pagina era in background. Dagli esperimenti effettuati, l’azienda ha dimostrato che con la riduzione della frequenza di attivazione dei timer Javascript su Google Chrome, si può migliorare significativamente la durata della batteria.

Questa intensa limitazione delle attivazioni dei timer JavaScript si rivolge solo alle pagine Web che non fermano i timer sugli eventi di scambio di visibilità su quelle che ancora non utilizzano delle API moderne come MutationObserver, IntersectionObserver o requestAnimationFrame.

Con il rilascio della versione stabile di Google Chrome Canary 86, questa funzione sarà presente e sarà un’opzione di default.

Anche altri fornitori di browser stanno già distribuendo delle implementazioni simili: Safari ha infatti modifica i timer impostandoli su degli intervalli di 40 secondi anziché di 1 minuto come ha invece proposto Google.

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