Google SPDY mette il turbo alla navigazione mobile

Un esperimento di Google dimostra che il protocollo SPDY consente di caricare le pagine web sugli smartphone il 23 per cento più velocemente rispetto all'HTTP. Il lavoro di sviluppo però non è finito: bisogna ottimizzare le connessioni 3G e 4G.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Google ha dimostrato che anche gli utenti mobili possono beneficiare di SPDY (SPeeDY), il protocollo di trasferimento dati pensato per ridurre al minimo le latenze tra client e server. L'azienda di Mountain View aveva già dimostrato che SPDY raddoppia le velocità di navigazione con Chrome per desktop, ora ha messo in campo un esperimento installando il protocollo su un Galaxy Nexus con cui si è avviata una sessione di navigazione con Chrome per Android.

SPDY accelera del 23% il caricamento delle pagine web da smartphone

Come spiegato sul blog ufficiale di Google il test prevedeva il caricamento di 77 pagine da 31 fra i più popolari siti web, con il confronto fra i tempi di caricamento con SPDY attivato e disabilitato. Il risultato è che il protocollo promosso da Google ha accelerato la velocità di caricamento media delle pagine del 23 percento, equivalente a un aumento di velocità di 1.3 volte.

Nel grafico di questa pagina potete vedere i tempi di caricamento in millisecondi delle pagine sia con il metodo HTTP sia tramite SPDY, ed è evidente che in alcuni casi il beneficio è stato addirittura pari al 50%. Il dato positivo non esclude, precisa la stessa Google, che sia necessario proseguire il lavoro di sviluppo per migliorare le prestazioni di SPDY con le connessioni 3G e 4G, ma senza ombra di dubbio l'inizio è promettente.

Il grafico con i risultati del test di Google - Clicca per ingrandire

SPDY è stato sviluppato a novembre del 2009 e finora ha già ricevuto il consenso di più browser, fra cui Firefox e Amazon Silk, oltre ai prodotti Google. La sua particolarità è che apre una connessione capace di caricare parti differenti della pagina in una volta sola. I programmatori possono inoltre gestire il caricamento delle pagine dando la precedenza agli elementi più importanti.

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Senza SPDY i browser aprono molte connessioni verso un server per scaricare più informazioni possibili in una volta sola. Le connessioni impiegano tempo per prepararsi e scaricare alla massima velocità possibile. Inoltre non ci sono priorità, quindi è possibile che venga scaricata prima l'immagine alla fine di una pagina piuttosto che quella in alto che volete osservare.