GPU AMD bandite da Origin PC negli USA: troppi problemi

Negli Stati Uniti fa discutere la scelta del produttore di computer Origin PC, che ha deciso di non vendere più prodotti con schede video AMD. Al centro della decisione problemi di driver, surriscaldamento e instabilità.

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a cura di Manolo De Agostini

Negli Stati Uniti è scoppiato un caso attorno alle GPU AMD, messe al bando da un noto produttore di computer preassemblati, Origin PC. Una pubblicità negativa che proprio non ci voleva per l'azienda di Sunnyvale, specie nel momento in cui è pronta a introdurre una nuova famiglia di soluzioni grafiche. Ma andiamo con ordine.

Venerdì Origin PC ha fatto sapere che non avrebbe più offerto le soluzioni AMD Radeon nei sistemi personalizzati presenti nel proprio catalogo. In un'email, l'amministratore delegato e fondatore Kevin Wasielewski affermava che la decisione era basata su diversi fattori, tra cui l'esperienza utente, le prestazioni, la stabilità  e i driver, oltre che le richieste fatte dallo staff di Origin PC impegnato nel supporto clienti.

"In base alla nostra esperienza di costruttori da oltre 15 anni, sentiamo fermamente che la migliore esperienza di gioco su PC si ottiene con le GPU Nvidia". Una dichiarazione che non lascia spazio a interpretazioni, e che se vogliamo proprio andare a pescare nel torbido segue l'annuncio di Valve, che per le sue Steam Machines ha selezionato solo hardware Intel e Nvidia.

C'è da dire però che le motivazioni dovrebbero essere diametralmente opposte, da una parte appunto i problemi di stabilità e surriscaldamento, dall'altra un supporto Linux che deve ancora fare dei passi avanti. Ma le schede video AMD hanno davvero tutti questi problemi che ne sconsigliano l'adozione? La nostra esperienza ci dice di no, ma certo non mancano le magagne.

Da una parte abbiamo prodotti che in linea di massima non creano problemi. Determinate configurazioni - come il quad-CrossFire di HD 7990 - invece possono dare qualche serio grattacapo. E i driver? Argomento ancora più spinoso. Quotidianamente leggiamo orde di utenti che non lamentano alcun problema, e altrettanti videogiocatori che ne dicono peste e corna.

Come sempre la verità sta nel mezzo, perché se è vero che negli anni passati era più facile incorrere in un problema con i driver Catalyst che con quelli GeForce, ultimamente la situazione è migliorata parecchio e in futuro grazie alle molte partnership che AMD svelerà nel corso dei prossimi mesi le cose dovrebbero perfezionarsi. Recentemente abbiamo pubblicato un articolo sul gaming a risoluzione 4K che ha messo a nudo le carenze dei driver Catalyst in quel determinato frangente, ma stiamo parlando di un caso limite.

Insomma, nonostante un'azienda sia libera di fare ciò che vuole, la mossa di Origin PC lascia quesiti aperti e senza una logica risposta. I nostri colleghi statunitensi hanno provato a ottenere qualche dettaglio in più, e il Technical Support Manager Alvaro Masis ha risposto che "i problemi generali sono la stabilità delle schede, il surriscaldamento, le prestazioni, lo scaling e la quantità di tempo per avere driver sia per le GPU desktop sia per quelle mobile".

Nessun esempio concreto che forse ci avrebbe aiutato a comprendere una decisione così netta. Fortunatamente però Richard Cary, cofondatore di Origin PC, si è sbottonato un po' di più. "La decisione è stata presa per via del supporto. Più nello specifico, il supporto di AMD verso Origin, e di conseguenza quello di Origin ai consumatori. Prendete per esempio l'ultimo annuncio che hanno fatto. Siamo stati informati della GPU Hawaii da altri. AMD non ci ha mai detto nulla sul prodotto, né condiviso una roadmap evidenziandone la futura integrazione. Quando abbiamo avuto a che fare con il nostro rappresentante di AMD, ci hanno detto che c'era un nuovo lancio, che avremmo potuto guardare l'evento in diretta e ottenere le risposte alle nostre domande".

"Abbiamo chiesto sample per iniziare la ricerca e sviluppo, un processo standard per aziende come la nostra, ma abbiamo incontrato resistenza… quando hanno accettato di inviare dei sample è stato per due R9 270 anziché le R9 280 o R290 che saremmo stati più propensi a offrire. Questa non è stata la prima volta che AMD ci ha fatto qualcosa di simile. Il supporto di AMD verso Origin non è stato sufficiente o alla pari con quello di altri produttori. A mio parere è dovuto alla nostra dimensione, non vendiamo un numero sufficiente di prodotti AMD per far sì che si preoccupino di noi. Credevamo che avrebbero lavorato con noi per far crescere il rapporto d'affari tra Origin e AMD".

Una mera ripicca per lanciare un segnale? Forse, ma c'è chi fa un po' di dietrologia. E così si collega l'annuncio dei giochi scorsi relativo all'iniziativa GeForce GTX Battlebox di Nvidia, di cui Origin PC è partner negli Stati Uniti insieme ad altre aziende, alla messa la bando delle GPU AMD. L'azienda ha ovviamente negato ogni collegamento e la vittima di tutto questo, AMD, si è invece trincerata dietro un no comment. Siti come SemiAccurate parlano invece di Tier-0, un programma di marketing (o di azione) di Nvidia, dietro al quale si nasconderebbe un piano fatto per screditare i prodotti della concorrenza.

Un caso che sta infiammando gli appassionati Oltreoceano e che continuerà a far discutere. Ci sembrava interessante portarlo alla vostra attenzione, perché d'altronde stiamo parlando di prodotti (le schede AMD) disponibili in tutto il mondo, anche in Italia. Il tutto è davvero molto interessante perché Brad Chacos di PCWorld, grazie a un giro di email, ha aggiunto ulteriore carne al fuoco.

Il collega ha infatti contattato l'analista Jon Peddie, ben conosciuto dagli appassionati di schede video, il quale non esclude che Nvidia si sia comprata, in qualche modo, questa decisione di Origin PC. "È fattibile", ha affermato Jon Peddie, "Nvidia, AMD, Intel, VIA Technologies hanno fatto cose di questo genere di quando in quando".  

Jon Bach, presidente e fondatore di Puget Systems, altra azienda che realizza e vende PC ad alte prestazioni, ha invece messo sul piatto alcuni dati. Secondo l'azienda i prodotti AMD che hanno mostrato problemi durante l'uso negli ultimi tre anni sono stati pari al 3,23%, mentre per Nvidia il dato scende al 2,42%. Nell'ultimo anno la percentuale di Nvidia passa all'1,02%, mentre quella di AMD è pari al 3,25%.

Insomma, a quanto pare sembra essere vero che le schede AMD hanno una maggiore possibilità di "rompersi" o dare problemi in design pensati per ospitare le soluzioni di entrambi i produttori, ma secondo lo stesso Bach i numeri non impediscono di usare i prodotti di AMD con fiducia. Bach ha tuttavia aggiunto che Nvidia è superiore alla concorrente per marketing, ingegnerizzazione e supporto vendite per i rivenditori, che è quello che ha fatto notare il cofondatore di Origin PC Richard Cary. La scelta di campo di Origin PC è stata quindi dettata da ragioni "nobili" oppure semplicemente da convenienza? Forse non lo sapremo mai, ma vale la pena porsi la domanda.