Emerge qualche dettaglio in più sulla GPU GM107 che vedremo a bordo delle schede Nvidia GeForce GTX 750 Ti e GTX 750. Come abbiamo scritto più volte sarà un core grafico molto efficiente, capace cioè di offrire un determinato livello prestazionale consumando meno delle soluzioni Kepler che l'hanno preceduto. Il tutto nonostante l'uso del processo produttivo a 28 nanometri, una costante da oltre due anni.
Stando a un diagramma a blocchi del chip apparso online, Maxwell dovrebbe proporre Streaming Multiprocessor progettati in modo differente rispetto all'architettura Kepler, tanto che non si chiameranno più SMX bensì SMM (Streaming Multiprocessor Maxwell).
All'interno di una GPU GM107 dovrebbero esserci in totale 640 core, suddivisi in 5 SMM con 128 core ciascuno. Ogni SMM dovrebbe integrare 8 texture unit, per un computo totale pari a 40. Infine, la GPU dovrebbe avere 16 ROPs e due controller di memoria a 64 bit, per un bus aggregato a 128 bit.
Le fonti riportano che la differenza principale tra Kepler e Maxwell dovrebbe essere rappresentata dalla maggiore cache L2 del nuovo progetto: GM107 ne avrebbe infatti 2 MB contro i 256 KB del GK107. Si parla inoltre di un maggior numero di istruzioni gestite per ciclo di clock, un bilanciamento e uno scheduling migliorati e un nuovo stato GC5 per assicurare bassissimi consumi in assenza di carico.
Maxwell introdurrà probabilmente anche un nuovo encoder H.264 hardware NVENC, in grado di offrire maggiori prestazioni. Il tutto dovrebbe coprire un'area di 148 mm2. Se tutte queste informazioni saranno confermate avremo probabilmente una GTX 750 Ti con 640 core e una GTX 750 con 512 unità (un SMM disabilitato). Alla verità ormai non manca molto: il debutto di Maxwell è atteso per la prossima settimana.