Risparmiare energia con gli hard disk

Abbiamo provato degli hard disk pensati per segnare record in fatto di efficienza, cioè di capacità per watt, piuttosto che per le prestazioni assolute, proposti da Hitachi Global Storage Technologies (HGST) e Western Digital, per catturare il pubblico più attento ai consumi energetici, sempre più vasto. L'Hitachi Deskstar P7K500 e la serie WD GreenPower sono prodotti realizzati per ridurre i consumi fino al 40% rispetto agli hard disk convenzionali.

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a cura di Tom's Hardware

Risparmiare energia con gli hard disk

Ci sono due punti fondamentali da tenere in considerazione, parlando di un HDD tradizionale. Il primo è il requisito energetico delle parti meccaniche, che comprendono il motore di rotazione, usato per guidare i piatti, e il secondo l' attuatore, che posiziona le testine di scrittura e lettura. È richiesta molta energia per raggiungere elevate velocità di rotazione, ma anche il diametro e il numero dei piatti, nonché il cuscinetto utilizzato, impattano sui consumi.

Per raggiungere tempi di accesso ridotti è richiesta molta energia, in quanto l'attuatore potrebbe aver bisogno di accelerare e decelerare rapidamente per spostare le testine da una parte all'altra della superficie. Il numero dei piatti, poi, influenza a sua volta i consumi dell'attuatore, perché un braccio dell'attuatore deve posizionare due testine (una per ogni lato di ogni piatto).

Le funzionalità rivolte alle prestazioni come il Native Command Queuing (NCQ), invece, potrebbero essere alleate dei consumi sotto carico. L'NCQ mette in fila i comandi in ingresso, li analizza e li riordina per un'esecuzione che riduce al minimo il movimento della testina. Tuttavia, l'NCQ è davvero interessante solo negli ambienti di tipo server.

Il circuito stampato, dove risiedono il controller, la memoria cache e la logica d'interfacciamento è un'altra area che incide sui consumi del disco. L'aumento dei livelli d'integrazione ha aiutato a migliorare l'efficienza dei dischi, ma questo aspetto continua a essere rilevante, nel computo dei consumi.

Il risparmio energetico può essere raggiunto a livello fisico, riducendo la velocità di rotazione o rallentando l'attuatore. Ottimizzare il cuscinetto è difficile, perché molti hard disk sono già basati sul cosiddetto fluid dynamic bearings (FDB). Usare nuovi materiali più leggeri potrebbe aiutare a ridurre i consumi, ma la robustezza e l'affidabilità sono un problema che non può essere sottostimato. Inoltre, è difficile agire su parametri come lo spessore dei piatti, per via dell'impatto su altre aree. Dal punto di vista del PCB, è possibile affidarsi a meccanismi di risparmio energetico come ad altri componenti. La logica che non può essere utilizzata, come la memoria cache, potrebbe essere inoltre temporaneamente disabilitata.