Dopo l'affermazione del software open source potrebbe essere arrivato il momento dell'hardware.
Secondo Damjan Lampret, fondatore di una comunità di riferimento per il settore professionisti (OpenCores.org), tecnici e ingegneri avrebbero iniziato da tempo a lavorare su particolari dispositivi digitali programmabili via software (FPGA - Field Programmable Gate Array), insomma circuiti integrati che possono essere programmati con soluzioni open.
Lampret ha sottolineato che colossi come Intel e AMD non si impegnano abbastanza nello sviluppo software delle prestazioni dei singoli core: una soluzione FPGA potrebbe, ad esempio, migliorare l'utilizzo di specifici servizi o altro, senza contare gli effetti sui costi.
Uno degli esempi più interessanti di hardware open è senza dubbio il modulo Bug Labs, che consente, partendo di componenti hardware comuni, di costruire e programmare in autonomia GPS, fotocamere digitali, touch-screen, accelerometro, etc.