HP EliteBook Revolve 810, trasformista al lavoro

Recensione - Test dell'EliteBook Revolve, il notebook professionale di HP che si trasforma in tablet. Ottime prestazioni, l'autonomia non è da record.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Introduzione

Si chiama EliteBook Revolve 810 il nuovo notebook di HP indirizzato alle aziende. Si tratta di un ultraportatile che si converte in tablet mediante la rotazione del display: una soluzione collaudata ormai da tempo che prima dell'avvento di Windows 8 aveva poco senso. Ora è diverso grazie all'interfaccia Modern UI (ex Metro), ma resta da chiedersi quanti in ambito professionale e aziendale ne faranno uso.

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In ogni caso si tratta di una proposta versatile che entra in concorrenza con le varie soluzioni con tastiera dock che stanno circolando da qualche mese, e che offre come sempre vantaggi e svantaggi. Il pro è che la tastiera è sempre a portata di mano, e questo favorisce chi pensa di usare il Revolve più che altro in modalità notebook. Il contro è che la tastiera non si può lasciare a casa o in ufficio, quindi ci si deve sempre portare dietro un oggetto più pesante del solo tablet. Per la precisione, parliamo di 1,4 chilogrammi.

Detto questo, sono da apprezzare la solidità, e la dotazione hardware e software di strumenti professionali, che comprende la connettività 3G, il chip NFC, la suite di gestione remota LANDesk Management Suite (opzionale), il programma proprietario HP CLient Security per cifrare i dati memorizzati sul disco fisso, il TPM e altro.

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Il prezzo non è a buon mercato, ma ormai sappiamo che le quotazioni dei sistemi professionali sono sempre alte, salvo contrattazioni per le forniture in blocco. In questo caso siamo a quota 2483,92 IVA compresa: tanto anche per chi è disposto a uno sforzo in più per ripagare la qualità. La configurazione comunque è di fascia alta: processore Core i7, 8 GB di memoria ed SSD da 256 GB.