Autonomia e temperatura

Recensione - Test dell'HP ZBook 15, la nuova workstation mobile per i professionisti della grafica che costa molto ma offre il meglio che c'è sulla piazza.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Autonomia e temperatura

Fra le workstation finora provate lo ZBook 15 è quello che ha la batteria di capacità minore. È tuttavia da considerare che i processori di ultima generazione della famiglia Haswell hanno ottimizzato il rapporto consumi/prestazioni rispetto a quelli che erano installati nei vecchi modelli, e i tempi non scendono troppo, anche se ovviamente non sono quelli degli ultrabook: considerato che stiamo parlando di sistemi super carrozzati sono già buoni.

Dato che con i precedenti modelli non avevamo eseguito alcuni test di autonomia, sappiate che con lo ZBook 15 si possono consultare contenuti online per un paio d'ore con la luminosità del display al massimo. Se poi l'autonomia non vi basta, sappiate che si può montare una seconda batteria da 9 celle sul fondo, che costa 149 euro IVA esclusa, cioé 180 euro.

Quanto al calore prodotto, viene espulso da una grata sul lato superiore sinistro. Le ventole sono molto silenziose ed entrano in funzione solo raramente, e il flusso di aria calda è costante ma blando, quindi non crea fastidi all'utente. Il sistema di dissipazione funziona molto bene, tant'è vero che la base resta sempre fresca in ogni punto. Nel corso dei test abbiamo misurato temperature di 28 gradi in corrispondenza del touchpad, 30,5 gradi nella parte centrale sul fondo, e 30 gradi al centro della tastiera. Accanto alla griglia di areazione si raggiunge la temperatura maggiore, che è di 35 gradi: più che tollerabili. Del resto si tratta di un prodotto nato per supportare carichi pesanti, quindi c'era da aspettarselo.

HP ZBook 15 - Autonomia con scenario di produttività

HP ZBook 15 - Riproduzione file compresso DivX

HP ZBook 15 - Riproduzione di un film in DVD

HP ZBook 15 - Autonomia minima

HP ZBook 15 - Ricarica