I dati dei vostri account sono finiti in rete? Ecco cosa potrebbe succedere

Alcuni ricercatori hanno condotto un'interessante indagine per verificare dopo quando tempo gli hacker utilizzano i dati degli utenti pubblicati in rete.

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a cura di Antonello Buzzi

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I ricercatori di Agari, come riportato da ZDnet, hanno condotto un interessante esperimento per verificare dopo quanto tempo eventuali malintenzionati utilizzino i dati degli utenti pubblicati in rete. A questo scopo, sono state diffuse su Internet migliaia di credenziali fasulle, così da attirare l'attenzione di presunti hacker e misurare il tempo trascorso dalla pubblicazione ai tentativi di accesso non autorizzati.

Crane Hassold, senior director presso Agari, ha affermato:

Circa metà degli account sono stati violati entro dodici ore dalla diffusione dei dati di accesso, il 20% entro un'ora ed il 40% entro sei ore. Questo mostra davvero la velocità con la quale gli account compromessi vengono presi di mira dai malintenzionati.

L'accesso a quasi tutti gli account è avvenuto in maniera manuale, il che fa capire quanto i cyber criminali siano scrupolosi nel verificare che le credenziali funzionino davvero. Sicuramente si tratta di un processo davvero tedioso, ma questo, stando a Hassold, ha permesso di raccogliere molti dati, soprattutto relativi al modo con i quali successivamente vengono impiegati gli account.

Ad esempio, è possibile accedere ad informazioni personali e private dalle caselle di posta elettronica e condurre successivamente altri attacchi, magari all'azienda per la quale lavora una determinata persona o condurre campagne di phishing su larga scala.

Ovviamente, questo mette ancora più in risalto l'importanza di utilizzare sistemi di sicurezza che non permettano a eventuali malintenzionati di entrare nei propri account personali. Quando possibile, ad esempio è buona norma attivare l'autenticazione a due fattori (2FA) così da ricevere una notifica immediata quando si cerca di accedere all'account da un dispositivo in precedenza mai utilizzato.

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