Microsoft minaccia la sicurezza nazionale, l'intervista shock all'esperto

L'ex direttore della politica informatica della Casa Bianca, AJ Grotto, sostiene che Microsoft minacci la sicurezza nazionale degli USA.

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a cura di Giulia Di Venere

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L'ex direttore della politica informatica della Casa Bianca, AJ Grotto, ha sollevato gravi preoccupazioni sulla sicurezza nazionale legate al ruolo di Microsoft nell'ambito dell'IT governativo degli Stati Uniti. In un'intervista con The Register, Grotto ha sottolineato il notevole controllo esercitato dal gigante tecnologico e la sua mancanza di incentivi per migliorare la sicurezza dei suoi sistemi.

Secondo Grotto, le falle recenti nella sicurezza di Microsoft, inclusi i cyber-attacchi cinesi e russi, dovrebbero sollevare alcuni interrogativi sulla sicurezza nazionale. Grotto ha evidenziato il controllo esercitato da Microsoft sull'IT governativo degli Stati Uniti, con circa l'85% del software di produttività e una quota ancora maggiore dei sistemi operativi appartenenti all'azienda. Questa dominanza, secondo Grotto, mette in evidenza la necessità di promuovere la concorrenza nel settore e di esercitare un maggiore controllo su Microsoft per garantire la sicurezza informatica.

Il problema si aggrava considerando i consistenti ricavi di Microsoft dai servizi di sicurezza, stimati intorno ai 20 miliardi di dollari l'anno scorso. Grotto ha affermato che ciò dimostra quanto l'azienda sfrutti la sua rilevanza nel settore senza necessariamente sforzarsi in maniera attiva di migliorare la sicurezza dei sistemi.

Per risolvere questa problematica, Grotto ha suggerito che il governo statunitense debba concentrarsi sulla promozione della concorrenza nel settore e sul controllo pubblico di Microsoft. Ha inoltre sottolineato l'importanza di un cambio di comportamento da parte dei clienti, che potrebbero rivolgersi ad alternative se Microsoft non risponde adeguatamente alle esigenze di sicurezza.