I PC Oculus Ready di Dell e Alienware spinti dalle GPU AMD Radeon

AMD e Dell siglano un accordo per creare PC adatti alla realtà virtuale, con pieno supporto all'Oculus Rift.

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a cura di Manolo De Agostini

AMD ha annunciato di aver stretto una collaborazione con Oculus e Dell al fine di dotare i PC "Oculus Ready" dell'azienda statunitense con le GPU AMD Radeon. Come dichiarato durante una recente conferenza di Oculus VR, prossimamente arriveranno sul mercato computer dotati di bollino Oculus Ready, una sorta di "certificato di potenza" per indicare che il sistema ha le carte in regola per gestire le esperienze di gioco - e non solo - in realtà virtuale.

alienware oculus gear 09

Le schede video dell'azienda statunitense saranno a bordo di sistemi a partire da 999 dollari. Non è chiaro se l'accordo sia esclusivo oppure no. In quest'ultimo caso Dell potrebbe fornire varianti dei PC con hardware Nvidia GeForce. Al momento non ci sono dettagli sull'offerta del produttore, ma tenete d'occhio questa pagina per avere uno sguardo d'insieme sull'iniziativa Oculus Ready.

AMD è in prima linea nel sostenere l'evoluzione della realtà virtuale grazie a un insieme di tecnologie riunite sotto il nome LiquidVR che lavorano con le più recenti GPU Graphics Core Next. Stando a Roy Taylor, vicepresidente corporate Alliances and Content di AMD, la partnership con Dell riguarda anche i sistemi Alienware, il "braccio estremo" della realtà a stelle e strisce.

Se di un PC preassemblato non sapete cosa farvene, l'hardware raccomandato da Oculus VR per un'ottima esperienza di realtà virtuale è il seguente: una CPU Intel Core i5-4590 (equivalente o superiore), almeno 8 GB di RAM, una scheda video GeForce GTX 970 o Radeon R9 290 (equivalenti e superiore), un'uscita video HDMI 1.3 (con supporto a un clock di 297 MHz tramite un'architettura a uscita diretta), due porte USB 3.0 e un sistema operativo Windows 7 SP1 o successivo.

Per quanto concerne il prezzo del visore, nei giorni scorsi il fondatore dell'azienda Palmer Luckey ha dichiarato che la versione finale che arriverà sul mercato nel 2016 costerà più dei devkit DK1 e DK2. "Abbiamo aggiunto molta tecnologia rispetto a quella presente nei modelli DK1 e DK2", ha spiegato il dirigente.

Luckey ha dichiarato che Oculus VR ha dovuto fare una scelta tra ottimizzare al fine di ridurre il prezzo il più possibile o lavorare per garantire una migliore esperienza. L'azienda ha optato per la seconda strada, ritenendo che trattandosi di una delle prime esperienze di realtà virtuale l'Oculus Rift non debba lasciare nulla al caso. Ne va dell'impatto sul pubblico, del futuro della tecnologia. Secondo Luckey chi vuole risparmiare può optare per alternative come il Samsung Gear VR.

"Sono fiducioso che la realtà virtuale esisterà sotto forma di diversi livelli qualitativi e prezzi e con il Rift ha senso fare ciò che nessun altro sta facendo, ossia investire nel realizzare il visore con la migliore qualità possibile", ha concluso Lucky. Insomma, fatta breve, bisognerà sborsare probabilmente più di 350 dollari.

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