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a cura di Tom's Hardware

Era il 1964. Martin Luther King riceveva il premio Nobel per la Pace, iBeatles dominavano le hit parade, le Olimpiadi di Tokyo suggellavano ilrientro del Giappone nello scacchiere economico mondiale, dopo il disastrobellico. E l'IBM presentava il Sistema/360: il primo computer "moderno",destinato a rivoluzionare il concetto di elaborazione dei dati e a porre lepremesse di quella escalation tecnologica che oggi tutti noi utilizziamo condisinvoltura, spesso senza capire veramente cosa c'è dietro.Eppure, l'informatica come la intendiamo oggi nasceva quarant'anni fa. Eoggi non si parlerebbe di e-business senza la svolta epocale determinata dalSistema/360. Con questo elaboratore appare infatti, per la prima volta, ilcosiddetto "transaction processing". La macchina si sostituisce all'uomonell'esecuzione delle operazioni elementari di cui si compone l'attività diun'azienda: la registrazione contabile, la consultazione di un listinoprezzi, la stampa di una fattura, l'ordine a magazzino. Si delineano le areeapplicative e il computer incomincia a diventare un strumento diproduttività, perchè consente di fare presto e bene, e di competitività,perchè consente di fare di più.

Il Sistema/360 è il primo elaboratore a usare i microcircuiti, che gli consentono di diventare un punto di riferimento in termini di affidabilità e prestazioni. Il suo Information Management System (IMS) introduce il concetto di data base, e può essere considerato la fase embrionale dell'attuale tecnologia DB2 IBM. Il funzionamento in emulazione garantisce a software diversi di coesistere sulla stessa macchina e a utenti diversi di condividere gli stessi programmi, anticipando di decenni l'attuale filosofia dell'Open Source.

Come ogni rivoluzione tecnologica, anche l'informatica, al suo apparire, sembra dischiudere orizzonti inquietanti e il computer entra nell'immaginario collettivo con il fascino un pò perverso di HAL 9000 in 2001 Odissea nello Spazio. Ma il mercato coglie al volo le potenzialità offerte dal nuovo strumento. E i vantaggi per la collettività sgombrano ben presto il campo da ogni scetticismo. Nel 1966 la IBM spedisce oltre mille macchine al mese. Sessantamila nuovi dipendenti vengono assunti per lavorare nei 5 stabilimenti in cui si costruisce il computer. I ricavi passano dai 3,2 miliardi di dollari del 1964 ai 7,5 del 1970. Grazie al Sistema/360 la IBM vive una delle sue stagioni più belle.