L'ambizione nella Silicon Valley va ben oltre l'intelligenza artificiale. Sam Altman e Elon Musk, due figure emblematiche della tecnologia contemporanea, stanno perseguendo un obiettivo che trascende la semplice competizione nel settore AI: creare "un'applicazione suprema" capace di integrare al suo interno finanza, social media, gaming, AI, notizie e molto altro ancora in una piattaforma unica e che non necessiterebbe di altri strumenti per fornire tutto il supporto necessario agli utenti nella loro quotidianità.
Una visione che sta prendendo forma attraverso percorsi paralleli ma profondamente diversi, rivelando una strategia molto simile e che potrebbe mutare per sempre il nostro rapporto con la tecnologia nei prossimi anni.
Durante un recente evento a San Francisco, Altman si è presentato non nelle vesti di CEO di OpenAI, ma come co-fondatore e presidente di Tools for Humanity, la società madre di Worldcoin. Questo progetto, ora disponibile anche negli Stati Uniti, prevede la distribuzione di una criptovaluta a chi accetta di farsi scansionare l'iride attraverso dispositivi chiamati "orb", ora in fase di implementazione nei negozi americani. Contemporaneamente, Worldcoin viene utilizzata per sviluppare l'app World, che si propone come diretta concorrente di X di Musk.
World è già un ecosistema multifunzionale che combina portafoglio cripto, rete sociale e piattaforma per mini-applicazioni. I numeri parlano chiaro: l'utenza mensile è raddoppiata negli ultimi sei mesi, raggiungendo 26 milioni di persone, di cui 12 milioni verificate tramite la scansione dell'iride. L'app consente di messaggiare tramite un'interfaccia di chat collegata ai World ID - identificatori basati su blockchain ottenuti dopo la scansione oculare - e di inviare o ricevere criptovalute. Include inoltre decine di mini-applicazioni sviluppate da partner come Kalshi, molte delle quali permettono transazioni con Worldcoin.
L'idea di creare un hub per finanza e networking sociale è esattamente ciò che Musk ha dichiarato di voler realizzare con X, che si prepara a lanciare funzionalità di pagamento simili a Venmo entro quest'anno, in partnership con Visa. Parallelamente, Tools for Humanity ha annunciato una collaborazione con Visa per rilasciare una carta di debito statunitense entro l'estate, che consentirà di effettuare transazioni con Worldcoin e offrirà vantaggi per abbonamenti AI.
Verificando l'identità umana degli utenti, Tools for Humanity sta anche cercando di affrontare il problema dei bot, lo stesso che Musk ha dichiarato di voler risolvere quando ha acquistato Twitter. Durante l'evento, Altman ha ricordato una passeggiata per San Francisco compiuta cinque anni fa con il co-fondatore Alex Blania, ben prima del lancio di ChatGPT: "Era chiaro che c'era bisogno di qualcosa del genere, che serviva un modo per autenticare gli esseri umani nell'era dell'AGI. Volevamo assicurarci che gli umani rimanessero speciali e centrali in un mondo in cui internet avrebbe avuto molto contenuto generato dall'IA."
Durante una sessione di domande e risposte dopo il keynote, il CEO di Tools for Humanity Alex Blania ha citato esplicitamente X come esempio di piattaforma che potrebbe beneficiare della verifica tramite World ID, un servizio che l'azienda prevede di rendere a pagamento per gli sviluppatori. "I bot su X erano così stupidi che si poteva capire che si trattava di qualche truffa legata alle criptovalute", ha osservato, aggiungendo che ora "non è così evidente". Tra il pubblico dell'evento erano presenti diversi dirigenti di OpenAI, alimentando voci su una possibile partnership per la futura rete sociale di OpenAI. Quando gli è stato chiesto se fosse interessato a collaborare con OpenAI, Blania ha risposto di essere "sicuramente aperto a questa possibilità", lasciando intendere che potrebbero esserci sviluppi in tal senso.
Anche Meta sta tracciando la propria strada nel panorama dell'intelligenza artificiale sociale. Durante LlamaCon, il primo evento per sviluppatori AI di Meta tenutosi presso il quartier generale di Menlo Park, è stata annunciata l'uscita dell'app Meta AI. Questa applicazione autonoma include un feed sociale per condividere le interazioni con l'assistente e, in futuro, prevede di aggiungere un livello premium e inserzioni pubblicitarie.
Chris Cox, Chief Product Officer di Meta, ha spiegato che quasi un miliardo di persone utilizzano già Meta AI nelle varie app dell'ecosistema, ma con modalità diverse: "C'è un utilizzo più leggero da parte di molti, ma poi ci sono comunità di persone che lo utilizzano in modo molto intenso. Volevamo offrire sia la modalità leggera nelle nostre app che quella più completa." Cox ha confermato che Meta AI continuerà a essere presente anche nelle altre applicazioni del gruppo (Instagram, Facebook, WhatsApp) per funzionalità specifiche, come la ricerca di informazioni su meme o contenuti.
Secondo Cox, i vantaggi competitivi di Meta AI rispetto ad altri assistenti come ChatGPT risiedono in quattro aree principali: la qualità dell'interfaccia vocale, la personalizzazione, le funzionalità sociali e l'integrazione con l'hardware. "Abbiamo lavorato molto per ottenere una voce a bassissima latenza e molto espressiva, che permette di avere una conversazione continuativa", ha spiegato. "Il secondo elemento è la personalizzazione: ricorda tutto ciò che gli ho detto e incorpora anche i dati di Facebook e Instagram, se colleghi i tuoi account, per comprendere gli interessi in modo specifico."
La componente sociale di Meta AI è progettata per facilitare la condivisione e l'apprendimento. "Un'osservazione che abbiamo fatto è che le persone non sanno cosa fare con l'AI, e non è finché non vengono guidate da qualcuno esperto che capiscono davvero il potenziale", ha spiegato Cox. "Proprio come i social media, molto di questo processo è mimetico: vieni ispirato da ciò che vedi fare agli altri." Il feed Discover di Meta AI potrebbe evolversi in una vera e propria rete sociale dedicata, offrendo uno spazio meno esigente dove condividere creazioni AI senza la pressione delle piattaforme tradizionali.
Immagino già che al posto delle suite di programmi tipo Office, useremo l'IA per chiedere quanto desideriamo, nel formato che ci interessa (tutto con i soliti abbonamenti), e per estensione anche modellazioni grafiche 2D e 3D (Cad e immagini raster e vettoriali), in generale la progettazione, il software di ogni tipo, ecc.
I programmatori saranno sicuramente pensionati, insieme agli ingegneri, agli architetti, ecc.
A lungo termine saranno pensionati anche i medici (che immagino lotteranno strenuamente, essendo una lobby potentissima), gli psicologi, gli avvocati...
Una AGI potrà fare tutto quello che gli umani possono fare, solo infinitamente meglio e velocemente (costruiamo le macchine perché siano migliori di noi, altrimenti a che servono?).
L'unica cosa che non mi è chiara è che cosa faranno gli umani.
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