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a cura di Roberto Buonanno

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Una recente conferenza stampa organizzata da Intel, IBM e IDC ha confermato il trend del mercato e le intenzioni dei maggiori player. IDC preconizza che nel 2007 in Europa i "mobile worker", ossia coloro che lavorano spesso e volentieri fuori ufficio, saranno 100 milioni contro gli 80 di oggi.

Come si rende un lavoratore veramente mobile? Lo si dota di un buon computer portatile con connettività wireless e una scheda UMTS nell'eventualità che non ci siano hotspot a disposizione. Quindi una grossa torta da spartire per chi produce i necessari chip - Intel in primis - e per chi li implementa, come la stessa IBM.

Le strategie di Big Blue rimangono comunque un mistero da svelare, soprattutto considerando la recente cessione della divisione computing alla cinese Lenovo. In realtà per gli acquirenti dovrebbe cambiar poco: i computer saranno prodotti in Cina e il management dovrebbe rimanere in occidente. L'affitto di intelletti specializzati da parte della super potenza orientale farà scuola, ed è l'ennesima dimostrazione, se proprio serviva, che sarà meglio imparare il cinese al più presto.

Torniamo a Intel, che ha battezzato il 2005 come "l'anno della mobility" e infatti si prepara al lancio in grande stile di Sonoma, la piattaforma che succederà a Centrino. Le caratteristiche chiave saranno sempre comfort, ampia durata della batteria e connettività senza fili, condite da una sporta di funzionalità che ridurranno ulteriormente il divario tra desktop e notebook.

IDC preconizza da tempo il sorpasso dei notebook a discapito dei desktop, questo sta già avvenendo, anche se in realtà i classici computer da scrivania mantengono comunque un trend di crescita - 17% contro il 30% dei notebook.

Tutte rose e fiori? Non proprio, una persona messa in condizione di lavorare in ogni momento e in ogni luogo potrebbe accumulare non poco stress.

Il vecchio cartellino, che scandiva in maniera rituale il confortante passaggio dal lavoro al tempo libero, aveva i suoi pregi.

La nuova generazione di lavoratori mobili dovrà maturare una buona dose di autocontrollo per non rischiare di confondere consorte e figli come risorse di rete.