Il cervello umano in forma di computer sta nascendo in Australia

Questo supercomputer, con un tasso di operazioni sinaptiche di 28 trilioni al secondo, si avvicina alla capacità del cervello umano.

Avatar di Giulia Serena

a cura di Giulia Serena

Editor

Il supercomputer denominato DeepSouth, in omaggio al circuito integrato neuromorfico di IBM, è attualmente in fase di sviluppo presso il Centro Internazionale per i Sistemi Neuromorfici (ICNS) dell'Università di Western Sydney (UWS).

Contrariamente agli altri supercomputer, progettati principalmente per gestire carichi di calcolo tradizionali, DeepSouth è stato appositamente sviluppato dal Professor André van Schaik, direttore dell'ICNS, per operare come ampie reti di neuroni attivabili, garantendo maggiore efficienza e minor consumo energetico.

Il Professor van Schaik ha spiegato che i progressi nella comprensione di come il cervello elabora le informazioni attraverso i neuroni sono stati limitati dalla difficoltà nel simulare reti simili a quelle cerebrali su larga scala. Attualmente, la simulazione di reti neurali attivabili su computer standard, utilizzando unità di elaborazione grafica (GPU) e unità di elaborazione centrale multicore (CPU), è ritenuta troppo lenta e dispendiosa in termini di potenza. DeepSouth si propone di superare queste limitazioni.

Questo supercomputer si basa su un sistema neuromorfico che utilizza hardware per imitare i processi biologici, consentendo così di emulare efficientemente grandi reti di neuroni attivabili. Con un tasso di operazioni sinaptiche di 28 trilioni al secondo, si avvicina alla capacità del cervello umano.

Il Professor van Schaik ha sottolineato che questa piattaforma contribuirà significativamente alla comprensione del cervello e allo sviluppo di applicazioni informatiche su scala cerebrale in diversi settori, tra cui la sensoristica, la biomedicina, la robotica, lo spazio e le applicazioni di intelligenza artificiale su larga scala.

DeepSouth presenta diversi vantaggi, tra cui un'elevata efficienza, con la capacità di elaborare enormi quantità di dati utilizzando una quantità minima di potenza. Questo è reso possibile dall'ingegneria neuromorfica che simula il funzionamento del cervello. Inoltre, la tecnologia è riconfigurabile grazie all'utilizzo di matrici logiche programmabili in campo e fa uso di hardware commercialmente disponibile, garantendo un miglioramento continuo, in contrasto con i precedenti sistemi di calcolo neuromorfici che si basavano su hardware personalizzato e specifico.

Infine, la capacità di simulare l'elaborazione su scala cerebrale umana rende DeepSouth ideale per esplorare le future applicazioni dell'intelligenza artificiale e sviluppare modalità più efficienti di elaborazione tecnologica.

Il supercomputer sarà posizionato presso l'Università di Western Sydney e il team dell'ICNS, in collaborazione con ricercatori neuromorfici provenienti da diverse università, mira a renderlo operativo entro aprile 2024.