I bambini di oggi sanno a malapena cos'è un GameBoy, figuriamoci accenderlo, giocarci o anche solo credere che un tempo fosse considerato il top del divertimento portatile per milioni di grandi e piccini in tutto il mondo.
"Dove sono le app?" è una delle domande ricorrenti
Questo è il riassunto dell'ultima puntata di Kids React, una serie di video su YouTube che mette un gruppo di bambini davanti alle cose più disparate, soprattutto oggetti del passato, tecnologici e non. A maggio è stato il turno di un vecchio PC degli anni '70, oggi tocca al GameBoy.
I più grandicelli lo riconoscono immediatamente, ma soltanto un dodicenne riesce a capire che bisogna ringraziare questo dispositivo per aver spianato la strada all'intrattenimento portatile come lo conosciamo oggi.
A proposito di GameBoy vi segnaliamo un interessante progetto di un appassionato, che è riuscito a creare una versione personalizzata e funzionante della console portatile di Nintendo con una stampante 3D.
Ovviamente bisogna avere una discreta conoscenza dei sistemi elettronici, molta pazienza e le attrezzature giuste, visto che oltre alla stampante 3D è necessario un Raspberry Pi, un controller del NES per recuperare tasti e circuiti e un saldatore.
Per quanto riguarda i giochi l'appassionato ha usato una scheda SD, un emulatore e le ROM, copie digitali delle vecchie cartucce. Un progetto ai confini della legalità, visto che per usare le ROM bisogna possedere il gioco originale, ma sicuramente molto intrigante.
Per ulteriori informazioni potete cliccare su questo collegamento (in inglese) o dare un'occhiata al filmato qui sopra. Nel frattempo meglio cominciare a risparmiare un po' di denaro per comprarsi una stampante 3D.