Il Wi-Fi può "vedere" attraverso i muri, ecco Wiffract

Wiffract è un progetto universitario che sfrutta il Wi-Fi e i coni di Keller per "leggere" attraverso i muri.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Avreste mai pensato che il Wi-Fi potesse essere usato per… “Leggere” attraverso i muri? A riuscire nell’impresa sono stati i ricercatori dell'Università della California a Santa Barbara, che hanno sviluppato un modo per rilevare i contorni degli oggetti immobili, anche se nascosti alla vista.

La tecnica è stata chiamata “Wiffract” e si basa unicamente su fisica e matematica. Nel dettaglio, alla base ci sono la teoria geometrica della diffrazione e i coni di Keller creati dall’interazione tra il Wi-Fi e i bordi degli oggetti. Nessuna intelligenza artificiale quindi, almeno per ora: non è detto che in futuro le cose non cambino e la tecnica venga potenziata sfruttando, ad esempio, il Deep Learning.

I ricercatori si sono voluti focalizzare sugli oggetti immobili in quanto, negli ultimi anni, la ricerca si è mossa in senso opposto, ponendo la propria attenzione quasi unicamente sugli oggetti in movimento.

Per testare le capacità di Wiffract i ricercatori hanno valutato quanto accuratamente la tecnica permette di tracciare le lettere dell’alfabeto, posizionate in modo da essere nascoste alla vista. Tramite calcoli decisamente complessi che analizzano le onde RF incidenti riflesse dai bordi degli oggetti, è possibile disegnarli anche quando sono nascosti, in modo da rivelare la forma di qualcosa che è, ad esempio, nella stanza accanto.

Come potete vedere dall'immagine sopra e dal video a fine articolo (che spiega nel dettaglio il progetto), i risultati sono davvero ottimi. "In base all'orientamento del bordo, il cono di Keller lascia diverse ‘impronte’ (cioè sezioni coniche) su una griglia di ricevitori data", spiega la professoressa di ingegneria elettrica e informatica dell'UC Santa Barbara, Yasamin Mostofi. "Sviluppiamo quindi un quadro matematico che utilizza queste impronte coniche come firme per dedurre l'orientamento dei bordi, creando così una mappa dei bordi della scena."

Durante lo sviluppo di Wiffract i ricercatori hanno cercato di usare un solo laptop come trasmettitore Wi-Fi, ma sei antenne sono state collegate a un piccolo veicolo in movimento per leggere le onde RF riflesse e tracciare i risultati su una griglia 2D. È stato grazie a questa “torre mobile” che è stato possibile “leggere” lettere nascoste dietro il muro.