Intel e l'API Mantle di AMD, storia di una breve infatuazione

AMD afferma che Intel le ha chiesto in passato informazioni sull'API Mantle. La rivale conferma derubricando il tutto a semplice esperimento.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Intel si è interessata all'API Mantle di AMD, che consente agli sviluppatori di videogiochi una programmazione "più vicina all'hardware" rispetto alle attuali versioni di DirectX e OpenGL, superando i colli di bottiglia per offrire prestazioni migliori. A svelare l'interesse per la nuova API grafica è stato Richard Huddy, tornato da poco in azienda con il ruolo di Game Scientist.

"So che Intel ci ha avvicinato per accedere a Mantle e al resto. Abbiamo chiesto di darci un mese o due, dato che siamo in beta chiusa ed entreremo nella fase 1.0 (la release pubblica) nel corso di quest'anno, meno di cinque mesi se si conta a partire da giugno. Hanno chiesto l'accesso e glielo forniremo quando apriremo il tutto, e lo daremo a chiunque voglia partecipare", ha dichiarato a PCWorld.

Intel ha confermato di aver chiesto ad AMD l'accesso alla tecnologia Mantle per quello che ha definito "un esperimento" ma poi un portavoce dell'azienda ha rilasciato una nota in cui si afferma che l'azienda rimane impegnata su quelli che chiama "standard aperti", come le API DirectX di Microsoft.

"Al tempo dell'annuncio di Mantle stavamo già indagando sull'overhead del rendering sulla base del feedback degli sviluppatori di giochi. La nostra speranza era quella di costruire un'intesa sui possibili approcci per ridurre l'overhead. Abbiamo chiesto ad AMD di condividere le specifiche con noi diverse volte per esaminare possibili modi per migliorare le API e aumentare l'efficienza", ha dichiarato il portavoce.

"A questo punto però crediamo che le DirectX 12 e il lavoro in corso con altri enti del settore e produttori di sistemi operativi risolverà i problemi sollevati dagli sviluppatori". In poche parole Intel ora sta lavorando con Khronos Group (OpenGL) e Microsoft (DirectX) per raggiungere e se possibile superare i benefici offerti dall'API Mantle. Il capitolo "AMD" sembra alle spalle.

"Riteniamo che gli sviluppatori daranno priorità ai loro investimenti portando i loro giochi e le esperienze su tutte le piattaforme usando soluzioni non proprietarie/aperte; e mentre tutti facciamo esperimenti, speriamo che questi portino a ottenere standard superiori e a rendere l'industria grafica un posto migliore per tutti", ha concluso il portavoce di Intel.

L'azienda ha anche escluso di aver mai lavoro su un'API di basso livello specifica per le GPU presenti sui microprocessori Core e non solo. Nel frattempo AMD ha raccolto il favore di 47 sviluppatori di giochi, che useranno Mantle e ha confermato che in futuro si occuperà anche del porting su Linux e in particolare SteamOS. Tutto questo mentre le DirectX 12 rimarranno un argomento di discussione per parecchio tempo, dato che i primi giochi arriveranno solo a Natale 2015.

Richard Huddy ha ricordato inoltre che Mantle non è solo un modo per migliorare le prestazioni, ma anche la grafica. "La nostra prima versione si è focalizzata principalmente sulla differenziazione prestazionale, ma sappiamo che possiamo spendere quelle prestazioni in più per un miglioramento della qualità dell'immagine".

Infine, il nuovo Game Scientist di AMD non esclude che dopo essersi focalizzata sul mondo dei giochi, l'azienda potrebbe concentrarsi sul mondo professionale. Huddy ha affermato di non sapere se l'azienda ha lavorato in quella direzione con gli attori del mondo della grafica professionale, tuttavia ritiene che qualunque sviluppatore che si sia un minimo interessato alla cosa abbia realizzato il vantaggio "significativo" offerto da Mantle. Se son rose, fioriranno.