Intel giù del 36% nel primo trimestre, ma resta ottimista

Intel registra la più grande perdita della sua storia con un crollo del 36% delle vendite

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il primo trimestre del 2023 è andato meglio del previsto per Intel, ma comunque l’azienda ha registrato una notevole battuta d’arresto, con margini ai minimi storici. Una situazione che, probabilmente, riguarda anche la diretta concorrente AMD - i cui dati sono attesi tra qualche giorno. Intel prevede che il periodo debole si prolungherà anche nel Q2 (secondo trimestre), visto che la domanda di PC e server è destinata a restare bassa.

Il fatturato di Intel per il primo trimestre è sceso a 11,7 miliardi di dollari, 200 milioni in più rispetto a quanto previsto dall'azienda a gennaio, ma comunque in calo del 36% rispetto all'anno precedente. L'azienda ha perso 2,8 miliardi di dollari nel trimestre, mentre il margine lordo è sceso al 38,4%. Nonostante abbia registrato la più grande perdita della sua storia, Intel ha pagato 1,5 miliardi di dollari in dividendi.

L'azienda attribuisce il calo dei ricavi alla diminuzione del mercato totale disponibile (TAM, total available market), alle continue correzioni delle scorte da parte degli OEM e alla crescente popolarità delle CPU economiche, mentre i consumatori rimangono cauti nella spesa.

Insomma, le persone hanno meno da spendere e privilegiano prodotti che costano poco: niente di strano, considerando che siamo più o meno in recessione, e che negli anni passati molti di noi hanno già fatto notevoli investimenti in tecnologia.

"Continuiamo a vedere un ambiente difficile, specialmente nei nostri segmenti consumer e education", ha dichiarato David Zisner, direttore finanziario di Intel, citando anch’egli difficoltà di approvvigionamento e nella gestione delle scorte.

Male anche il Datacenter and AI Group (DCAI), che fa segnare un -39% nelle vendite di hardware per data center, con un calo dei ricavi da 6,1 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2022 a 3,7 miliardi di dollari nello scorso trimestre. L'unità ha perso circa 580 milioni di dollari e il suo margine operativo è crollato a -14%.

Con un fatturato di 458 milioni di dollari nel primo trimestre del 2023, la divisione Mobileye di Intel è stata l'unica a registrare una crescita dei ricavi: 16% rispetto all'anno precedente.

Per quanto riguarda l'attività Intel Foundry Services, ha registrato un calo dei ricavi del 24% su base annua, con un fatturato di 118 milioni di dollari e una perdita di 140 milioni di dollari, superiore ai guadagni, a causa dell'aumento dei costi di avviamento della fabbrica.

Prospettive pessimistiche per il secondo trimestre

Per il secondo trimestre dell'anno fiscale 2023, Intel prevede un fatturato compreso tra 11,5 e 12,5 miliardi di dollari, il che rappresenta un calo significativo rispetto ai guadagni del quarto trimestre 2022. Inoltre, l'azienda prevede un ulteriore calo del margine lordo al 33,2% e una perdita di 0,62 dollari per azione.

Intel rimane ottimista in quanto i ricavi hanno superato le sue stesse aspettative, il che significa che il mercato si comporta meglio di quanto pensasse alcuni mesi fa.

"Siamo incoraggiati dai ricavi del primo trimestre e prevediamo un miglioramento della crescita sequenziale fino al 2023", ha dichiarato Zisner. Non siamo soddisfatti dei nostri risultati finanziari e rimaniamo concentrati su ciò che possiamo controllare, ovvero l'esecuzione e la prioritizzazione del capitale dei nostri proprietari verso i nostri obiettivi a lungo termine. Siamo certi che, rispettando gli impegni della nostra roadmap, riusciremo a soddisfare e superare le aspettative dei nostri clienti per i nostri prodotti e quelle dei nostri proprietari per una forte crescita dei ricavi e per la generazione di free cash flow".