Intel, il futuro è Atom

Intel presenta i processori Atom e la piattaforma Centrino Atom, sviluppati per gli Internet Mobile Devices e i PC a basso costo e consumo.

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a cura di Manolo De Agostini

Intel ha presentato oggi il nome e il marchio dei processori Silverthorne e Diamondville per dispositivi mobile - prodotti che l'azienda ritiene i più importanti dai tempi dell'introduzione dei Pentium. Questi chip non vi permetteranno di raggiungere prestazioni di urlo con i vostri desktop o notebook. Si tratta infatti di soluzioni a basso costo e consumo che, prodotti in grandi volume, puntano a conquistare il mercato dei dispositivi portatili e dei PC di fascia bassa.

Atom è il nuovo marchio introdotto per i processori che s'insedieranno nei dispositivi MID - Mobile Internet Devices - o nei PC a basso costo per i mercati emergenti. L'idea di Intel non è esattamente nuova: AMD ha Geode, Via ha i chip C7-M e ARM ha diverse architetture che da in licenza in giro per il mondo.

Per Intel quindi - se dimentichiamo i processori A100 per gli UMPC - l'avventura è in questo mercato è quasi del tutto nuova e Atom vuole essere il primo e serio tentativo di imporsi in una fascia di mercato che può dare grandissimi frutti nel prossimo periodo. L'azienda presenterà due versioni di Atom: una versione per dispositivi mobile basata su core Silverthorne e una per PC a basso costo basata su core Diamondville, che è un derivato di Silverthorne e integra ottimizzazioni per lavorare con le applicazioni desktop.

Silverthorne è un chip prodotto a 45 nm che integra 47 milioni di transistor su una superficie di 25 mm2, quindi è ben diverso dai processori dual-core Core 2 Duo a 45 nm che integrano 410 milioni di transistor su un die di 107 mm2. Parlando delle prestazioni di Silverthorne, Intel le confronta a un chip a 90 nm (single-core) Pentium M con core Dothan; tuttavia, Silverthorne integra meno cache L1-D (24 contro 32 KB) e meno cache L2 (512 KB contro 2 MB), mentre le frequenze dovrebbero essere comparabili: il chip dovrebbe essere presentato infatti con una frequenza di 1,8 GHz.

Ciò che rende Atom speciale non sono tanto le prestazioni o il consumo energetico, che si attesta tra 0.6 e 2.5 watt, ma il fatto che Intel ha creato una nuova piattaforma ("Centrino Atom") ed è in grado di produrre questa CPU con una spesa molto contenuta. La strategia Centrino ha funzionato bene e questo approccio - che includerà grafica, Wi-Fi, 3G e WiMax all'interno della piattaforma "Menlow" - si combina ora con il nuovo sforzo di ridurre i costi di produzione a un livello più basso possibile. Intel è capace d'inserire ben 2500 CPU Atom su un wafer da 300 mm. Secondo l'amministratore delegato Paul Otellini, Silverthorne è la CPU meno costosa dell'azienda negli ultimi venti anni e vi sarà l'opportunità d'integrare questi processori all'interno di prodotti con un prezzo al di sotto dei 100 dollari. Inizialmente, tuttavia, sarà giusto aspettarsi che i Mobile Internet Devices basati su questa piattaforma possano costare 300 - 500 dollari. I costi scenderanno con la distribuzione.

AMD appare ancora una volta presa in contropiede è sarà interessante vedere come Via difenderà la propria quota di mercato. L'azienda ha recentemente annunciato il processore Isaiah, una soluzione che l'azienda giudica simile a Silverthorne per consumi ma non per potenza: sarà più veloce. Staremo a vedere.