Il panorama dei processori Intel sta subendo un importante riassetto, con ritardi che potrebbero modificare significativamente le strategie di lancio previste. Secondo le ultime indiscrezioni, Intel si preparerebbe a rinviare al 2026 la maggior parte dei processori Panther Lake per laptop, originariamente attesi entro la fine di quest'anno. L'azienda manterrebbe però un singolo modello in programma per il quarto trimestre del 2025, con una configurazione sorprendentemente diversa da quelle trapelate in precedenza. Questo cambio di rotta solleva interrogativi sulle difficoltà che Intel potrebbe star affrontando nell'implementazione del suo nuovo nodo produttivo 18A, considerato fondamentale per recuperare terreno rispetto ai concorrenti.
Il modello che dovrebbe inaugurare la serie Panther Lake presenterà una configurazione con 4 core ad alte prestazioni (Cougar Cove), 8 core efficienti (Skymount) e 4 core GPU Xe3 Celestial, con un TDP di 45W. Curiosamente, questo specifico processore non includerebbe i core a basso consumo energetico che erano stati menzionati nelle precedenti fughe di notizie per tutti i modelli della gamma. Un elemento che suggerisce come Intel stia potenzialmente ricalibrando la propria offerta, puntando inizialmente su un chip destinato ai notebook gaming e ai modelli ad alte prestazioni che possono essere affiancati da schede grafiche discrete.
Le informazioni più recenti contraddicono sostanzialmente quanto riportato a fine 2023 dal noto leaker Jaykihn, che aveva delineato cinque diversi processori della serie "H" ad alte prestazioni, tutti dotati di core a bassa potenza. Questi chip, secondo le ultime indiscrezioni, slitterebbero al primo trimestre del 2026, con il modello di punta che dovrebbe includere 6 core Cougar Cove ad alte prestazioni, 8 core Skymount efficienti, 4 core a basso consumo e 4 core GPU, sempre con un TDP di 45W.
Il nodo di produzione 18A rappresenta l'elemento cruciale di questa transizione tecnologica per Intel. L'azienda ha annunciato ad aprile l'inizio della "risk production" per questo processo produttivo, che promette di migliorare l'efficienza energetica del 15% e aumentare la densità dei chip del 30% rispetto alle generazioni precedenti. Il ridimensionamento della roadmap di Panther Lake suggerisce però che il perfezionamento di questa tecnologia stia richiedendo più tempo del previsto.
Le innovazioni del nodo 18A non sono da sottovalutare: include transistor gate-all-around (GAA) e una distribuzione dell'energia dal lato posteriore del chip, elementi che rappresentano la frontiera dell'evoluzione dei semiconduttori. Tecnologie simili sono in sviluppo anche presso TSMC con il suo nodo N2, la cui introduzione è prevista per il prossimo anno, probabilmente a partire dal SoC degli iPhone 18 Pro, per poi estendersi ai chip Intel Nova Lake e a futuri processori AMD non ancora annunciati.
Gli sviluppi oltre Panther Lake sono già in cantiere, con Intel che punta sui processori server Clearwater Forest basati sempre sul nodo 18A per il prossimo anno. La roadmap si estende poi al processo 18A-P nel 2026, promettendo ulteriori miglioramenti in termini di efficienza energetica, seguito dal nodo 14A nel 2027 e dal 18A-PT nel 2028. Una pianificazione ambiziosa che dovrà però fare i conti con le difficoltà evidenti nel rispettare le tempistiche inizialmente comunicate.
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