Intel, per le CPU a 7nm si dovrà attendere sino al 2022-2023

Intel, in occasione della sua recente presentazione degli ultimi risultati finanziari, ha annunciato che le sue CPU realizzate a 7nm non arriveranno sino al 2022-2023.

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a cura di Antonello Buzzi

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Nella giornata di oggi vi abbiamo già parlato ampiamente di Intel, dapprima snocciolando i risultati finanziari relativi al secondo trimestre di quest’anno, durante il quale è stato registrato un profitto di 19,9 miliardi di dollari, trainato alla crescita dell’industria data-centrica, ma anche del settore cloud e prodotti 5G, e successivamente comunicandovi che le prime CPU desktop della compagnia di Santa Clara, nome in codice Alder Lake-S, arriveranno solo durante la seconda metà del 2021 e, stando alle ultime informazioni, dovrebbero impiegare la tecnologia Intel Hybrid.

Tuttavia, purtroppo per mettere le mani sui primi processori realizzati sul nodo di produzione a 7nm di Intel dovremo attendere sino al 2022, se non addirittura al 2023. Questo significa anche che, per i prossimi due anni, la compagnia rimarrà bloccata ai 10nm, sempre se non deciderà di sfruttare impianti di terze parti, come TSMC, che recentemente è diventato il più grande produttore di semiconduttori al mondo con un valore di 322,73 miliardi di dollari americani. Un’opportunità che Intel ha comunque previsto, come “piano d’emergenza”, in caso di problemi come questo. Ricordiamo che l’azienda ha tradizionalmente usato anche impianti di terze parti, attualmente circa per il 20% della sua produzione totale, ma per prodotti a basso margine privi di CPU e quindi sarebbe la prima volta, nel caso decidesse di proseguire per questa strada, che il gigante americano si affiderà a terzi per la realizzazione di CPU e GPU.

A quanto pare, infatti, la resa produttiva a 7nm non ha raggiunto il livello di qualità previsto per il secondo trimestre 2020 e di conseguenza l’azienda è stata costretta a ritardare la produzione in volumi di sei mesi, portando quindi il ritardo complessivo a 12 mesi rispetti agli obiettivi prefissati internamente. Ovviamente, questo non interesserà solo le CPU desktop, ma anche quelle dedicate al mondo server, nello specifico Granite Rapids, le quali dovrebbero essere lanciate nel 2023.

Stando alle  dichiarazioni di Intel, il nodo di produzione a 10nm potrà godere di diversi miglioramenti prima del passaggio definitivo ai 7nm, così come già successo con i 14nm e le sue relative revisioni “+”.

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