Intel perde il 14% di fatturato, vendere più PC non è di aiuto

Intel ha reso noti i risultati finanziari del quarto trimestre e dell'intero anno 2023, chiudendo un anno complesso con ricavi per 15,4 miliardi di dollari

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a cura di Andrea Maiellano

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Intel ha reso noti i risultati finanziari del quarto trimestre e dell'intero anno 2023, chiudendo un anno complesso con ricavi per 15,4 miliardi di dollari, in crescita del 10%, e un utile netto di 2,7 miliardi di dollari.

Mentre il CEO di Intel, Pat Gelsinger, ha elogiato gli ottimi risultati, evidenziando ricavi nella fascia alta delle previsioni per il quarto trimestre consecutivo, i numeri dell'intero anno mostrano un calo del fatturato a 54,2 miliardi di dollari, in calo del 14% rispetto al 2022.

L'anno fiscale 2023 è stato caratterizzato da una forte trasformazione per Intel, con significativi risparmi sui costi di oltre 3 miliardi di dollari, derivanti dalla vendita di business non centrali e da una ristrutturazione interna.

Gelsinger e il CFO David Zinsner hanno espresso la speranza di sbloccare ulteriori efficienze nel 2024 con l'implementazione del nuovo modello di foundry interno, mirato a promuovere maggiore trasparenza e responsabilità.

Il comparto Client Computing Group (CCG) ha registrato una crescita del 33% nei ricavi nel quarto trimestre, segnalando un miglioramento nel settore PC dopo una debolezza dovuta a un grande inventario.

Tuttavia, la divisione Data Center and AI (DCAI) ha continuato a lottare con un calo del 10% nei ricavi a 4 miliardi di dollari, evidenziando la pressione competitiva di AMD, la contrazione del mercato delle CPU e le sfide nell'inventario del gruppo FPGA.

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Il CFO Zinsner ha sottolineato i costi crescenti associati al passaggio alla produzione di chip con processi più avanzati, in previsione del lancio delle soluzioni Xeon Sierra Forest e Granite Rapids basate su processo Intel 3. Intel è in linea con l'obiettivo di raggiungere cinque nodi in quattro anni e di riconquistare la leadership nelle prestazioni dei transistori entro il 2025.

La divisione Network and Edge (NEX) ha registrato una diminuzione del 24% nei ricavi a 1,5 miliardi di dollari a causa della scarsa domanda e degli elevati livelli di inventario.

Intel Foundry Services (IFS) ha mostrato una crescita del 63% nei ricavi a 291 milioni di dollari, con una perdita operativa di 113 milioni, attribuita a maggiori investimenti per supportare la crescita a lungo termine.

Inoltre, Intel ha annunciato un accordo con UMC per aumentare la propria quota di mercato nel settore dei produttori di semiconduttori per conto terzi. La società ha ribadito l'obiettivo di raggiungere cinque processi in quattro anni e ha sottolineato i progressi nei campi di acceleratori, con una "pipeline" del valore di oltre 2 miliardi di dollari nel 2024.

Infine, la divisione Mobileye, specializzata in sensoristica e assistenza alla guida, ha registrato un fatturato di 637 milioni di dollari, in crescita del 13%.

Nonostante alcuni elementi positivi, i risultati complessivi di Intel continuano a evidenziare le sfide nel settore datacenter, con una previsione di calo dei ricavi a doppia cifra nel primo trimestre e un outlook che ha deluso gli analisti, portando a un calo delle azioni del 10% nelle contrattazioni after hours.