Intel ha presentato i nuovi SSD 750 Series con interfaccia PCI Express. Disponibili in due capacità, una da 400 GB e una da 1,2 terabyte, questi prodotti offrono prestazioni fino a 2,5 GB/s in lettura sequenziale e fino a 1,2 GB/s in scrittura sequenziale. Le prestazioni casuali raggiungono 440.000 IOPS in lettura e 290.000 IOPS in scrittura.
I nuovi SSD 750 Series sono le prime soluzioni PCI Express di Intel indirizzate al settore consumer. Usano quattro linee PCI Express 3.0 e un controller con interfaccia NVMe (NVM Express) che "sbloccano" le vere potenzialità degli SSD, frenate nelle comuni soluzioni da 2,5 pollici dall'interfaccia SATA e dal vecchio protocollo AHCI.
"Rispetto all'interfaccia SATA III che può tecnicamente arrivare fino a 6 Gbps, l'interfaccia PCI Express 3.0 è considerevolmente più rapida perché fornisce fino a 8 Gb/s per linea, offrendo un bandwidth totale di 32 Gb/s per gli SSD PCIe x4", si legge in una nota stampa.
Intel offre cinque anni di garanzia sui nuovi SSD, disponibili sia nel formato simile a una scheda video (Add-In Cards, AIC) che in quello da 2,5 pollici. E proprio quest'ultimi forse sono i più curiosi. Laddove i comuni prodotti da 2,5 pollici sono spessi 7 millimetri, questi SSD 750 sono alti 15 mm e sono dotati di un connettore SFF-8639.
La connessione a un connettore SFF-8643 presente sulle motherboard avviene tramite un cavo e i produttori di schede madre stanno già portando sul mercato apposite soluzioni. Asus offre ad esempio un connettore m2-to-8643 e ci aspettiamo che altre aziende seguano questa strada.
Gli SSD 750 sono avviabili, ma Intel garantisce al momento la compatibilità solo con piattaforme Z77 e X99 con Windows 7 a 64-bit e successivi. Ciò non significa che i driver non funzioneranno con i chipset precedenti, ma solo che la compatibilità (in particolare per l'avvio) potrebbe essere imprevedibile. Intel e i produttori di schede madre comunque sono al lavoro per ampliare il più possibile il supporto.

Gli SSD 750, in sostanza, sono versioni leggermente modificate dei prodotti Intel P3x00 DC (Data Center) Series. Integrano memoria NAND di tipo MLC a 20 nm connessa a un controller Intel CH29AE41AB0 a 18 canali e offrono il 9 percento di overprovisioning. Questo fa sì che i nuovi prodotti possano sopportare 70 GB di scritture al giorno per 5 anni. Decisamente più che sufficienti sia per il pubblico consumer che quello "prosumer".
Per quanto riguarda i consumi Intel indica per il modello da 400 GB rispettivamente 9 e 12 watt in lettura e scrittura, che salgono a 10 e 22 watt per la versione da 1,2 TB. La gamma da 2,5 pollici necessita di alimentazione ausiliaria, come si può vedere dal collegamento SATA sul cavo di collegamento immortalato qui sopra.

Il prezzo? 389 dollari per il modello da 400 GB e 1029 dollari per quello da 1,2 TB. Peccato, visti i prezzi, che non vi sia una soluzione intermedia da 800 GB, sarebbe stata la scelta ideale per più di un consumatore.
Tra le prime aziende ad annunciare la compatibilità con le nuove proposte di Intel troviamo Gigabyte. L'azienda ha comunicato che le motherboard con chipset X99 sono già pronte ai nuovi SSD 750, mentre basterà aggiornare il BIOS delle soluzioni Z97 e H97 per non avere problemi di sorta.
![]() | Intel SSD 730 da 240 GB | |
![]() | Intel SSD 730 da 480 GB |
Ricordiamo inoltre che anche MSI è già pronta per le proposte NVMe. Aspettiamoci aggiornamenti di BIOS da un po' tutti i produttori di schede madre con chipset Intel della serie 9.